Scandali e proteste: "Serve una svolta"

A Pontedera, i Comitati Zero Waste Italy e Legambiente Valdera si mobilitano per una Toscana senza rifiuti e nocività, denunciando gli scandali del Keu e del Blu Mais. L'obiettivo è promuovere un'economia circolare e sostenibile.

Scandali e proteste: "Serve una svolta"

Scandali e proteste: "Serve una svolta"

Sono di nuovo giorni di battaglie per l’ambiente. Si comincia oggi (ore 15.30) all’area Green Park di Pontedera con la mobilitazione dei Comitati Zero Waste Italy, Legambiente Valdera, No Valdera Avvelenata, Tat Montefoscoli - Assemblea Permanente No Keu, per dare proposte alternative "per una Toscana senza rifiuti e nocività". Si tratta di un percorso che proseguirà – viene spiegato – con un incontro tra Comunità e Comuni Rrifiuti Zero a Palaia il 29 giugno, culminando con una grande manifestazione all’inizio dell’autunno.

Sotto la lente, in particolare, gli ultimi due grandi scandali. Come quello del Keu, finito a tonnellate in provincia di Pisa e in mezza Toscana per la costruzione di strade. E’ stato trovato – ad esempio – nella massicciata della nuova Sr429 strada Empoli- Castelfiorentino". Lo scandalo Keu è un’indagine della magistratura antimafia e, a livello giudiziario, è ancora in fase di udiebnza preliminare davanti al gup. Poi c’è il caso "Blu Mais" – già in fase di processo al dibattimento in tribunale a Pisa – : al centro, per l’accusa, 24mila tonnellate di rifiuti speciali del distretto conciario smaltiti illecitamente come concime grazie, secondo gli inquirenti, a documenti falsi che li avrebbero fatti apparire quel che non erano. Un impegno – quello dei comitati – per far emergere come in Valdera (e in Toscana) "si scontrano due visioni opposte dell’economia, del lavoro, della gestione del territorio e degli ecosistemi".

Ma c’è anche un visione – dicono i comitati – che guarda alla "riduzione dei rifiuti, il loro riutilizzo, la riparazione dei residui, come volano e primo passo di una urgente conversione ecologica delle produzioni – dicono – uscendo dalla disastrosa economia lineare, verso una economia circolare realmente basata sui cicli biologici e sulla solidarietà sociale, che produce posti di lavoro non precario e socialmente utile".