CARLO BARONI
Cronaca

Scandalo Keu e processo. Questione abuso d’ufficio. Evitato il possibile stop

Ci sarà un pronunciamento a maggio sulla questione sollevata da altri giudici. Il gup ha rigettato la richiesta della chiamata di Arpat quale responsabile civile.

Carotaggi per cercare il Keu nelle terre dei sottofondi stradali

Carotaggi per cercare il Keu nelle terre dei sottofondi stradali

Un passaggio chiave, ieri in tribunale a Firenze, per l’udienza preliminare dell’inchiesta Keu con al centro le presunte terre avvelenate che sarebbero finite a tonnellate in mezza Toscana. Arpat è fuori del processo in quanto il giudice, si apprende, ne ha rigettato la chiamata quale responsabile civile. Altro punto fondamentale affrontato ieri è stato il nodo l’abuso d’ufficio, reato che la riforma Nordio ha abrogato. La procura, da settimane, aveva formulato la richiesta di sollevare la questione davanti alla Consulta e di sospendere il giudizio per tutti gli imputati e la conseguente sospensione della prescrizione per tutti i reati contestati nell’inchiesta, non solo per quelli oggetto della questione di legittimità sollevata. L’abuso d’ufficio, infatti, è contestato a molti degli indagati dell’inchiesta Keu, in quanto il reato era ancora vigente sia nella fase delle indagini, sia quando la procura ha depositato le richieste di rinvio a giudizio.

Le parti, ieri, hanno concordato di attendere il 7 maggio, data nella quale la Corte Costituzionale metterà sotto la lente la questione, in quanto già sollevata da altri procedimenti. Nei giorni successivi si saprà dunque se questo reato potrà ancora far parte della contestazioni oppure no. Accolta questa tesi, l’udienza è stata aggiornata al 30 maggio. Diversamente i tempi sarebbero stati assai più lunghi, appunto. In quanto la richiesta della procura avrebbe dovuto essere discussa e il giudice, in caso di accoglimento, avrebbe dovuto emettere un’ordinanza, lasciando – presumibilmente – il processo senza una data: il tutto avrebbe fermato le udienze forse per mesi. Invece così a fine maggio l’udienza preliminare potrà riprendere regolarmente e prevedere già la discussione delle richieste di rinvio a giudizio: la procura antimafia chiede di mandare a processo 24 persone e 6 società. L’udienza preliminare è aperta da mesi per il procedimento che vede contestati, a vario titolo, capi d’accusa che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alle attività organizzate di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale, fino alla corruzione elettorale e appunto, all’abuso d’ufficio.

Sulle bonifiche. intanto, ha fatto il punto il generale Giuseppe Vadalà, commissario unico per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati, audito dalla commissione rifiuti della Camera sul caso keu. "Per quanto riguarda il sito Lerose di Pontedera si farà una bonifica", ha confermato. Il commissario ha poi affermato che "ci sono altri siti in Toscana, anche privati, che sono stati interessati da questa sostanza perché come purtroppo capita quando si fanno questi miscugli vengono poi usati come inerte per vari usi".

Carlo Baroni