REDAZIONE PONTEDERA

Scantinati e strade sott’acqua. In provincia disagi e polemiche: "Nulla è stato fatto per prevenire"

Fioccano le proteste dopo che (di nuovo) i cittadini hanno dovuto fare i conti con danni e fango. Criticità ovunque, anche nel Comprensorio. A Santa Croce l’idrovora non ha fermato gli allagamenti.

Il sindaco Giannoni con i tecnici del Comune durante il siopralluogo per capire cosa non ha funzionato

Il sindaco Giannoni con i tecnici del Comune durante il siopralluogo per capire cosa non ha funzionato

Di nuovo sott’acqua. In Valdera e nel Comprensorio del Cuoio. Con danni. E tanti disagi, da Pontedera a Ponsacco. Il territorio , di nuovo, non ha retto al maltempo di domenica, fortunatamente - per quanto intenso - meno devastante della tempesta Ciaran del novembre scorso. Non mancano le proteste. Una arriva da via Case Vecchie a Fornacette dove "c’è stato l’ennesimo allagamento di giardini garage e scantinati – scrive un nostro lettore – . Eppure l’intensità della pioggia in questa zona non è stata così forte come da altre parti. Sia prima che dopo l’alluvione del 2 novembre ogni volta che piove, puntualmente la strada si allaga. Dopo quello che è successo lo scorso anno ci aspettavamo interventi strutturali sulla strada e la fognatura,per risolvere il problema. Le autorità locali sono molto brave a diramare allerte meteo che ormai si moltipicano a dismisura, ma, non è con le sole allerte che si argina l’acqua di un alluvione". Così, da Fornacette a mezza Valdera per arrivare nel Comprensorio del Cuoio con allagamenti diffusi nel sanminiatese: a San Miniato Basso, in via Capitini, e La Scala-Ponte a Elsa. E in via Serra, all’altezza del ponte sul Rio Enzi.

"La Scala si ritrova ad affrontare ogni volta che le piogge si fanno più intense niente è cambiato dal novembre scorso", attaccano i cittadini. Sotto accusa le mancate manutenzioni ed interventi per la sicurezza idrualica del territorio. Allagamenti anche a Castelfranco. Criticità importanti a Santa Croce dove – dice il sindaco Giannoni – sono arrivati circa 130 millimetri di acqua in breve tempo. Nelle ore di maggiore criticità sono state chiuse via del Ramo, via Primo Maggio e via del Bosco. Così come viale Buozzi e tutta la zona industriale. "I cittadini – dice il sindaco - mi hanno manifestato la loro preoccupazione per i fossi che hanno faticato a drenare l’acqua piovana che si è riversata nelle strade, in effetti soprattutto su quelli principali qualche lavoro di pulizia forse c’è da farlo". "Ho visionato i due collettori, quello che riceve le acque da Fucecchio e quello che le riceve dal reticolo minore di Santa Croce e entrambi hanno evidentemente faticato a drenare – aggiunge Giannoni –. Ma il problema è sicuramente collegato all’idrovora del Consorzio di Bonifica Basso Valdarno 4, quella che si trova nella pertinenze di Aquarno e che dovrebbe pompare l’acqua dall’antifosso. Domenica l’idrovora ha funzionato in modo intermittente e non correttamente. Nei prossimi giorni cercherò di capire meglio con i tecnici del comune, ma soprattutto con quelli del Consorzio".

Carlo Baroni