REDAZIONE PONTEDERA

"Scattati i lavori dopo il nostro sopralluogo"

Lavori al Padiglione F dell'ospedale Lotti di Pontedera finalmente avviati grazie alla costante presenza e pressione politica. Soddisfazione e speranza per una soluzione rapida per i reparti di cardiologia e oculistica, ma rammarico per le condizioni attuali dei prefabbricati. Preoccupazione per le fasce più deboli e gli operatori sanitari.

"Scattati i lavori dopo il nostro sopralluogo"

"Scattati i lavori dopo il nostro sopralluogo"

"Quando siamo venuti un mese e mezzo fa a vedere lo stato dei lavori finanziati dai fondi del Pnrr all’ospedale Lotti tutto era ancora fermo, adesso siamo tornati e i lavori al Padiglione F sono partiti, questo per dire quanto è importante per un sindaco, per un amministratore, essere presente e stimolare la celerità delle operazioni". C’è soddisfazione nelle parole di Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ieri ancora in visita al nosocomio pontederese. "Lavori ancora lenti ma almeno sono partiti – dice Petrucci – segno che la politica deve verificare sul posto l’andamento dei lavori, in questo caso dell’azienda sanitaria locale". Con lui il candidato a sindaco per il centrodestra Matteo Bagnoli. "Eravamo insieme un mese e mezzo fa e sono venuto da solo con cadenza bisettimanale a verificare – dice Bagnoli – una presenza costante che è servita da sprone per la partenza dei lavori al Padiglione F, iniziati con lo smontaggio del tetto. Ora ci auguriamo che i tempi vengano rispettati e che in un anno si possa trovare una soluzione per i reparti di cardiologia e oculistica. C’è un rammarico, vedere due reparti così importanti nei prefabbricati anziché metterci gli spogliatoi, come in un qualsiasi impianto sportivo, sarebbe stato più idoneo. Gli spazi all’interno dei moduli sono piccoli, ci sono i banchi delle scuole invece delle scrivanie". E Petrucci conclude. "A rimetterci sono sempre le fasce più deboli. I fragili, chi è in carrozzina, non vedenti e poi gli operatori sanitari costretti a lavorare in spazi così stretti. A loro va la nostra massima solidarietà".