PONTEDERA
di Carlo Baroni
Al centro del processo c’è un ceffone. Un presunto ceffone. Che un agente di polizia municipale avrebbe sferrato ad un automobilista che avrebbe "soffiato piano" nell’etilometro a cui venne sottoposto dopo non essersi fermato ad un controllo dei vigili urbani della Valdera. E per quell’episodio, avvenuto di notte, su strada, sono finiti a giudizio in sette. Da chi avrebbe alzato le mani a tutta la filiera degli agenti che, a vario titolo, ebbe poi avuto a che vedere con le carte della vicenda sulla quale il dibattimento è chiamato a scrivere un copione e valutare eventuali profili di penale responsabilità.
Ma cosa sarebbe accaduto? Le versioni ovviamente divergono. C’era un controllo della municipale su strada, l’auto alla vista degli agenti evita l’incontro, la pattuglia le va dietro. Siamo nella zona di Pontedera: il conducente ad un certo punto si sarebbe allontanato dal mezzo (sul quale viaggiavano altre tre persone, un ragazzo e due ragazze) e, una volta tornato, gli agenti lo sottopongono all’etilometro. Secondo quanto denunciato dalla parte offesa – parte civile nel processo con l’avvocato Benedetti – lo schiaffo sarebbe arrivato, appunto, per indurlo a soffiare più forte. Gli imputati, si apprende, ovviamente negano e sono pronti ad offrire ai giudici tutta un’altra storia, tant’è che denunciarono immediatamente l’automobilista per il rifiuto di sottoporsi all’alcoltest.
La vicenda, poi, nei giorni successivi il fatto sarebbe finita anche sui social, per il racconto dello schiaffeggiato e uno degli imputati, ora a processo, avrebbe anche "reagito" rispondendo a quel post dicendo che nessuno era stato schiaffeggiato. Ma è stato l’esposto presentato in Procura dall’automobilista a far partire le indagini che hanno messo sotto la lente tutti gli accadimenti e le carte ed hanno portato al processo. Uno dei vigili risponde di lesioni, gli altri – a vario titolo – di abuso d’ufficio, falso ideologico per aver coperto il collega nelle annotazioni di servizio, nonché di false informazioni al pm al quale hanno detto di non aver visto lo schiaffo.
Questi gli imputati: Andrea Trovarelli, 56 anni; Egiziano Becuzzi, 59 anni; Maria Angela Ciampi, 60 anni; Daniele Tarulli, 47 anni; Monica Simone, 42 anni; Alessandro Anselmi, 53 anni; Andrea Valentini, 25 anni. Ieri prima udienza davanti il collegio del tribunale di Pisa (presidente il giudice Dani). Con la prossima udienza inizieranno a sfilare i testimoni. Sostiene l’accusa il pubblico ministero Flavia Alemi che ha coordinato l’attività d’indagine. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Stefano Del Corso, Alberto Marchesi e Salvatore Salidu.