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Scissione Banca di Pisa e Fornacette. Federconsumatori: "Le richieste dei soci"

Il presidente della Federconsumatori di Pisa denuncia la gestione discutibile dell'assemblea straordinaria della Bcc di Pisa e Fornacette, sollevando preoccupazioni sui diritti dei soci e la trasparenza del processo.

La banca di Fornacette

La banca di Fornacette

FORNACETTE

"La gestione delle tempistiche e dei diritti di partecipazione dei soci suscita perplessità e risulta, a nostro avviso, in evidente contrasto con i valori mutualistici ai quali ogni Bcc dovrebbe ispirarsi". Lo denuncia il presidente della Federconsumatori di Pisa, Sandro Imbruglio, commentando la convocazione dell’assemblea straordinaria della Banca di Credito Cooperativo di Pisa e Fornacette, chiamata ad approvare il progetto di scissione parziale non proporzionale della stessa. Secondo Federconsumatori, infatti, "ai soci/consumatori sono stati concessi solo 6 giorni per esercitare il proprio diritto di opzione e, senza spiegazioni apparenti, si è optato per la nomina di un rappresentante designato invece di consentire la partecipazione diretta dei soci all’assemblea, limitando così il coinvolgimento personale in una questione di grande rilevanza: la nostra associazione, tuttavia, è soprattutto preoccupata per il silenzio assordante che avvolge le richieste dei soci che desiderano la liquidazione delle proprie azioni, richieste che in genere sono state respinte (tranne per alcuni e rari fortunati), e nel progetto di scissione pubblicato il 25 settembre non vi è alcun riferimento a questo aspetto, molto sentito dagli azionisti ed è, del resto, inaccettabile che chi ha investito in azioni della banca non possa richiederne la liquidazione".

"Il gruppo Bcc Iccrea - assicura la banca in una nota - è intervenuto per sanare una situazione patrimoniale che era stata compromessa negli anni precedenti alla sua costituzione e per salvaguardare le posizioni dei soci e dei clienti. Con questa operazione di scissione, i soci di Banca di Pisa e Fornacette diverranno azionisti di Bcc molto patrimonializzati, con brillanti prospettive di crescita e con approcci prudenti alla gestione dei rischi. Circa le richieste di recesso, l’uscita dalla compagine sociale di ogni Bcc è soggetta a vincoli normativi che devono essere rispettati". Tuttavia, Imbruglio ricorda che "alcuni nostri associati hanno intrapreso a ottobre una causa presso il Tribunale delle Imprese per ottenere la liquidazione delle azioni, e successivamente molti altri si sono rivolti ai nostri sportelli per lo stesso scopo: stiamo valutando quindi la possibilità di intraprendere ulteriori iniziative per tutelare i loro diritti". Per questo il presidente dell’associazione invita "tutti i consumatori/azionisti interessati a contattarci presso i nostri sportelli, telefonicamente ai numeri 050/580688 e 050/515231, oppure via mail all’indirizzo [email protected] o seguendo la nostra pagina Facebook".