GABRIELE NUTI
Cronaca

Scritte sull’antico palazzo. Vandali in azione con gli spray. Vanni: "Condanniamo con forza"

Scritte sulla facciata della sede della cancelleria in pieno centro a opera di ignoti Stamani gli addetti del Comune interverranno per rimuoverle e ripristinare i muri

I carabinieri indagano (Foto Ansa)

I carabinieri indagano (Foto Ansa)

Montopoli (Pisa), 12 luglio 2024 – Due scritte vandaliche sono comparse sui muri del loggiato del palazzo della cancelleria, uno degli edifici storici più prestigiosi di Montopoli. Sono opera di ignoti che hanno messo in atto la loro "arte" demenziale nella notte tra mercoledì e ieri. A scoprirle sono stati alcuni abitanti di Montopoli nelle prime ore della mattina. Sono stati informati gli uffici comunali e la sindaca Linda Vanni ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di San Romano.

«Farmacista figlio di satana" e "Figli di allah ladri e assassini" le due frasi comparse sul muro del palazzo della cancelleria che ora è sede della Pro Loco di Montopoli. Le scritte verranno rimosse stamani dagli addetti del Comune che provvederanno a cancellarle e a imbiancare e ripristinare il muro come era prima. Sul significato delle due frasi – soprattutto sulla prima – ci sono varie interpretazioni. Il termine farmacista non sembra riferito a un professionista in particolare, ma genericamente alla categoria e associato a satana potrebbe essere opera di qualche no vax che ancora non si è arreso all’importanza dei vaccini. La seconda frase è evidentemente rivolta a persone che hanno una determinata fede religiosa.

«Questa mattina ho sporto denuncia ai carabinieri di San Romano – le parole della sindaca Linda Vanni – Questa notte qualcuno ha imbrattato con delle scritte ingiuriose due muri di edifici pubblici di Montopoli. Reato che rientra nella “distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”. Condanniamo con forza l’atto vandalico. Le forze dell’ordine sono al lavoro per controllare le telecamere e risalire all’autore o agli autori del gesto".