GABRIELE NUTI
Cronaca

Scritte sul sacrario 25 Aprile e provocazioni: "Questa non è Montopoli. Denuncia contro ignoti"

Alla cerimonia per la Liberazione Vanni ha risposto al messaggio contro l’antifascismo

Alla cerimonia per la Liberazione Vanni ha risposto al messaggio contro l’antifascismo

Alla cerimonia per la Liberazione Vanni ha risposto al messaggio contro l’antifascismo

MONTOPOLIIl giorno del 25 Aprile, chiaramente, non è stato scelto a caso. E neppure il luogo. La facciata della chiesa di San Sebastiano, il sacrario del comune di Montopoli dove ieri mattina si sono svolte le cerimonie per ricordare l’ottantesimo della Liberazione. Nella notte ignoti hanno incollato due striscioni con la scritta "Antifascismo uguale mafia" sulle pareti laterali del sacrario. La sindaca Linda Vanni dopodomani sporgerà denuncia contro ignoti per il danneggiamento di un luogo pubblico e per il contenuto dei messaggi che inneggiano al fascismo. Gli striscioni sono stati rimossi prima della cerimonia di ieri mattina per il 25 Aprile. In zona ci sono alcune telecamere di videosorveglianza che potranno aiutare nelle indagini.

Nell’intervento durante le celebrazioni del 25 Aprile la sindaca Linda Vanni ha risposto ai messaggi apparsi contro l’antifascismo. "Questa non è Montopoli. Montopoli è una città democratica con valori antifascisti – ha detto – Condanniamo con forza l’atto e invito a non sottovalutare né a minimizzare ciò che è accaduto. Si tratta di un gesto vile, qualcosa di studiato e realizzato proprio nel giorno delle celebrazioni del 25 Aprile e proprio nel luogo in cui si svolgono a Montopoli. Lunedì faremo denuncia contro ignoti. Grazie ai cittadini e alle cittadine che hanno segnalato gli striscioni questa mattina e hanno provveduto alla loro rimozione".

"Purtroppo questo luogo non è nuovo ad attacchi di questo tipo – Conclude la sindaca Linda Vanni – Negli anni passati, sempre nel giorno delle celebrazioni della Liberazione, è apparsa una svastica disegnata con una bomboletta spray e in un’altra occasione dei volantini contro il 25 Aprile. Alla luce di tutto questo viene da chiedersi perché. Perché a Montopoli? Forse significa che sul territorio c’è una presenza di persone che non si riconoscono nei valori dell’antifascismo e che anzi lo contestano. Oppure probabilmente il nostro modo di fare politica, di prendersi cura delle persone e di celebrare la pace e l’antifascismo dà fastidio. Noi comunque continueremo a farlo".

gabriele nuti