
In molte scuole i tabelloni con i risultati sono ancora un miraggio
Pontedera, 13 giugno 2013 - Non si fermano le proteste degli insegnanti contro «La buona scuola» di Renzi. La riforma della scuola voluta dal governo, già approvata alla Camera e in questi giorni in discussione al Senato dopo lo stop in Commissione affari costituzionali, continua a creare malumori tra i docenti che stanno scioperando bloccando gli scrutini. Nelle scuole di Pisa, della Valdera e del comprensorio del Cuoio l’adesione allo sciopero indetto dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda è a macchia di leopardo con una percentuale abbastanza alta di scioperanti. Mentre per le giornate dell’11 e 12 giugno è stato indetto un secondo sciopero dai Cobas. Troppo presto però per avere numeri precisi dato che la regola prevede la possibilità di astenersi dal lavoro per la prima ora di ogni scrutinio per i primi due giorni ad eccezione delle classi terze delle medie e delle quinte delle superiori per non creare ritardi nello svolgimento dell’esame di stato. I primi dati si sapranno la prossima settimana quando tutte le scuole avranno completato gli scrutini. Tra gli esempi più eclatanti, l’Itcg Enrico Fermi di Pontedera dove per il momento, fatte eccezioni le classi quinte, sono state scrutinate solamente 4 classi su 32.
«Genitori e alunni rimarranno con il fiato sospeso ancora per un po’ – commenta la preside Cristina Cosci – dato che gli scrutini, che avrebbero dovuto essere pronti entro oggi, saranno terminati solo per il pomeriggio di venerdì 19 giugno».
Per ovviare ai ritardi in molte scuole si è pensato di recuperare le ore di sciopero lavorando la domenica, operazione, spiegano i sindacati, attuabile solo se durante gli altri giorni lavorativi non c’è la possibilità di riunire l’intero consiglio di classe, eventualità possibile per il fatto che dalla prossima settimana molti insegnanti saranno occupati con gli esami. Alla Da Vinci di Castelfranco, dove l’adesione allo sciopero è stata abbastanza cospicua, gli scrutini per le terze sono stati effettuati in base agli obblighi previsti dalla legge, mentre riprenderanno oggi i lavori per le altre classi.
Tutto regolare nelle scuole medie di Santa Croce e Ponte a Egola nel comprensorio del Cuoio e alla Pacinotti di Pontedera. Mentre gli scrutini si stanno svolgendo a singhiozzo alle scuole di Peccioli e Bientina. Blocco di tre giorni al liceo Marconi di San Miniato dove l’assemblea dei docenti ha deciso il blocco degli scrutini per tre giorni. Blocco anche all’Itis Marconi di Pontedera dove numerosi docenti hanno scelto di scioperare per i giorni del 10,11 e 12 giugno e che, in un comunicato stampa, si rivolgono direttamente al governo per chiedere che venga ritirato il decreto attualmente in discussione, che sia riaperto un confronto costruttivo con tutte le componenti del sistema scuola e che venga approvato un ampio piano di stabilizzazioni per tutto il personale della scuola». Situazione non dissimile a Pisa città, dove – fonte Cobas – «sono stati bloccati 26 scrutini su 26 al liceo scientifico Dini, 34 su 37 all’Iti da Vinci, 16 su 18 all’Itc Pacinotti, 13 su 17 al liceo Carducci, 39 su 55 al Matteotti, 17 su 24 al Buonarroti e circa il 50% agli istituti Santoni e Russoli».