"Serve nuova legge che tuteli il tartufo"

"Ci impegniamo a fare in modo di promulgare una legge nazionale sulla disciplina del tartufo, prendendoci quelle responsabilità che la politica deve assumersi. Siamo il paese al mondo che esporta più prodotti legati al tartufo non possiamo permetterci divisioni, perché le altre nazioni vanno avanti", ha detto il sottosegretario per le politiche agricole, alimentari e forestali Patrizio Giacomo La Pietra che è stato nominato ambasciatore del tartufo bianco di San Miniato nel mondo dal presidente di Fondazione Smp Marzio Gabbanini e dal sindaco di San Miniato Simone Giglioli.

La Pietra ha chiuso l’incontro dal titolo "Il tartufo toscano: filiera, tipicità, nuove esperienze nei territori", ieri a Palazzo Grifoni, che invece era stato aperto dalla vicepresidente e assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi. "Il tartufo è un prodotto identitario e per questo merita tutto il sostegno regionale nell’ottica di valorizzarlo e tutelarlo – ha spiegato Saccardi –: adesso abbiamo una nuova legge regionale che nasce per conservare e manutenere la risorsa tartufigena e il suo territorio; a breve seguirà il regolamento attuativo, che preciserà molti aspetti. Nel prossimo piano di sviluppo rurale avremo due misure utili per la salvaguardia dei boschi e di quella straordinaria risorsa che è il tartufo".

Gli altri relatori del convegno – tutti di alto profilo – hanno analizzato più aspetti: dalla disciplina fiscale riservata ai tartufai alla tracciabilità dei tartufi, passando per la sostenibilità (tema confermato per l’edizione 52 della Mostra Mercato), la biodiversità e la possibilità di istituire una denominazione d’origine legata al tartufo; senza dimenticare di raffrontare le varie normative regionali e come favorire l’economia del tartufo facendo rete all’interno dei territori vocati. All’evento hanno partecipato molti esperti del settore e un gruppo di studenti dell’istituto tecnico Cattaneo.

C.B.