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Uno dei tanti interventi delle forze dell’ordine al Palazzo rosa di Ponsacco
Ponsacco (Pisa), 18 febbraio 2025 – Nel decreto emergenze passato ieri alla Camera che ha votato la fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto numero 208 del 31 dicembre 2024, “recante misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza”, c’è anche Ponsacco. C’è il Palazzo rosa di via Rospicciano che viene considerato, grazie a un ordine del giorno presentato dal deputato pisano della Lega Edoardo Ziello, come altre grandi situazioni di degrado, emergenza e marginalità, nonché epicentri di situazioni delinquenziali, di altri centri.
“Ho inserito nel decreto emergenze un ordine del giorno collegato che garantisce al Comune di Ponsacco tutto l’impegno del Governo per lo sgombero del Palazzo Rosa – le parole di Ziello – Grazie a questo atto presentato abbiamo la strada spianata per ulteriori finanziamenti nazionali dopo i 150mila euro che ho fatto autorizzare nella legge di bilancio a fine anno”.
Onorevole, cosa vuol dire questo provvedimento per Ponsacco?
“Vuol dire che il Governo, grazie al mio atto, farà tutto quello che serve al Comune di Ponsacco per sgomberare il fabbricato. Dalle risorse economiche alla messa a disposizione delle forze dell’ordine per lo sgombero”.
Il Governo avrà bisogno di una relazione dettagliata per intervenire e decidere quanto destinare a Ponsacco...
“E’ già stata inviata una dettagliata relazione”.
Quanti soldi verranno stanziati da Roma?
“Le risorse verranno quantificate nelle prossime settimane. Il risultato per Ponsacco è storico perché per un’esigenza di questa tipologia potrà avere a disposizione tutti i ministeri competenti”.
Gli ultimi due sfratti, in ordine di tempo, al Palazzo rosa sono stati eseguiti la scorsa settimana dagli incaricati del tribunale di Pisa insieme alle forze di polizia (polizia di stato, carabinieri e polizia municipale). Nell’edificio da anni al centro delle polemiche politiche e non solo rimangono ora una decina di famiglie per un totale di circa settanta persone, di cui una ventina minorenni. Una delle famiglie sfrattate la scorsa settimana ha trovato autonomamente una casa in affitto a Santa Croce. L’altra non si sa dove si sia sistemata.
Il tema del ricollocamento delle persone sfrattate è al centro di un dibattito molto acceso nelle ultime settimane, come lo è stato in passato. La Regione, che ha stanziato lo scorso anno 200mila euro (ne rimangono oltre 130mila) ha stabilito che il ricollocamento deve essere gestito dalla Società della Salute di Valdera Valdicecina nei comuni della sua zona. Da capire se i soldi che arriveranno da Roma potranno essere utilizzati “liberamente” dal Comune senza vincoli.