"Riattivare quanto prima il collegamento ferroviario Pisa-Volterra, via Collesalvetti". E’ l’obiettivo di una proposta presentata ieri dall’assessore all’urbanistica del Comune di Pisa, Massimo Dringoli, e approvata all’unanimità dal consiglio comunale, per trasferire fin da subito, visto che, secondo l’assessore, l’infrastruttura lo permette già, "il traffico passeggeri sulla linea maremmana tra Pisa e Vada, recentemente ristrutturata completamente, attualmente invece utilizzata solo per il trasporto merci". D’altra parte che il collegamento sia prezioso, lo evidenziano anche studi condotti dalle tre università della Toscana e che, ha illustrato Dringoli nell’aula consiliare, "mostrano inequivocabilmente l’importanza strategica dal punto di vista sociale, economico e ambientale della riattivazione della tratta Cecina e Saline e della parallela ricostruzione con criteri moderni del tratto della cremagliera Saline-Volterra". Da qui la volontà di coinvolgere anche la Regione Toscana, oltre agli enti firmatari di uno specifico protocollo d’intesa (i Comuni di Volterra, Pisa, Cecina e Collesalvetti), per sostenere il progetto e convincere il Governo e Ferrovie a trovare i fondi necessari per realizzare un nuovo collegamento ferroviario diretto tra Pisa e Volterra in una logica di intermodalità con la linea ferroviaria tirrenica con finalità di utilizzo come trasporto pubblico locale e turistico.
La città etrusca è tra le destinazioni turistiche più gettonate della Toscana, di gran lunga la più importante della provincia di Pisa, dopo il capoluogo, e una riscoperta del collegamento ferroviario avrebbe immediate ripercussione anche sui flussi turistici per garantire spostamenti sostanzialmente rapidi anche ai milioni di turisti che ogni anno scelgono Pisa per le loro vacanze. "Il treno diretto - ha spiegato Dringoli illustrando la proposta - permetterebbe di andare e tornare a Volterra nell’arco di una giornata e la rifunzionalizzazione del tratto Saline-Volterra, secondo gli studi, permetterebbe di trasportare centinaia di migliaia di turisti all’anno. Inoltre i benefici sono redistribuibili sull’intero territorio della Val di Cecina, grazie alla valorizzazione delle aree interne mettendole in rapida connessione con quelle costiere e alla possibilità per un maggior numero di utenti di usufruire in modo condiviso e interconnesso dei relativi servizi, con conseguenze significative sulla riduzione del traffico e la diminuzione dell’incidentalità stradale, oltre a evidenti riduzioni delle emissioni inquinanti".
Masiero Gabriele