REDAZIONE PONTEDERA

Sos selvaggina stanziale. I cacciatori corrono ai ripari: "Un progetto innovativo"

Assemblea generale delle doppiette giovedì al circolo di Molino d’Egola "Un nuovo rapporto con l’ambiente e la fauna per monitorare i fenomeni".

Sos selvaggina stanziale. I cacciatori corrono ai ripari: "Un progetto innovativo"

Sono diversi anni che nel Comune di San Miniato c’è un evidente un declino della selvaggina stanziale

C’è un declino della selvaggina stanziale. E questo preoccupa i cacciatori che hanno convocato un’assemblea generale nella quale mettere sotto la lente proposte e progetti per un nuovo modello venatorio. L’appuntamento è per giovedì alle 21 al circolo di Molino d’Egola. Le doppiette saranno tutte insieme: le associazioni venatorie Arci Caccia, l’associazione nazionale Libera Caccia e Federcaccia del Comune di San Miniato. L’incontro tratterà, inizialmente, il tema delle nuove Zrv istituite sul territorio comunale, in previsione di una condivisa gestione delle stesse da parte di tutte le associazioni venatorie. Da qui al tema imporante: la proposta della realizzazione di un progetto innovativo per una nuova gestione venatoria nella quale il cacciatore sanminiatese sarà il soggetto determinante.

Ma perchè? "Sono diversi anni che in questa area geografica assistiamo ad un declino della selvaggina stanziale e si ritiene necessario stimolare un’azione di ricerca e di studio per invertire questa decadenza – spiega una nota congiunta –. Oggi, siamo in difficoltà a relazionare su numeri, dati e statistiche particolarmente negativi e soprattutto sulle prospettive future della caccia in questo Comune". Da qui la chiamata a raccolta dei cacciatori per essere loro artefici del cambiamento. "Un modello gestionale sostenibile basato su censimenti e pianificazione del prelievo, utilizzando a riferimento il modello di gestione della caccia di selezione ai cervidi, con opportuni adattamenti – spiega la nota –. Un simile modello gestionale basato sul prelievo sostenibile delle popolazioni, oltre a permettere di conservare e di favorire l’incremento delle popolazioni della lepre e dei fasianidi, consente di coinvolgere i cacciatori nelle diverse attività legate alla gestione, dalle operazioni di conteggio agli interventi ambientali. In questo modo ciascun cacciatore instaura un nuovo rapporto con l’ambiente e la fauna, con il ruolo di attore nella gestione diretta della piccola fauna stanziale e non solamente come generico fruitore". Un nuovo mdoello, dunque, nel quale la caccia non sia solo una concessione ludica e ricreativa, ma uno scrigno di conoscenze per mantenere indispensabili equilibri naturali. Modera Anna Maria Tognetti, ex assessore provinciale alle politiche venatorie. Relatore Roberto Mazzoni Della Stella ex dirigente ufficio caccia di Pisa.