
La pistola sequestrata dai carabinieri
Pontedera (Pisa), 15 aprile 2025 – Una scena da Far West a Pontedera: è successo sabato mattina, 12 aprile, quando un 19enne ha sparato contro una pattuglia dei carabinieri durante un controllo, per poi cercare di scappare a piedi.
Acciuffato, il 19enne è adesso in carcere a Pisa con accuse pesanti di cui rispondere: tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
E’ successo tutto durante un normale controllo su un’auto con a bordo tre giovani. I militari di Ponsacco e dell’Aliquota Radiomobile di Pontedera stavano controllando l’auto e il conducente (visibilmente brillo) è risultato positivo all’alcoltest. Aveva un tasso di 1,47 grammi per litro, oltre il limite consentito, ed era pure recidivo.
Non solo: uno degli altri due passeggeri è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di 16 centimetri, nascosto nella tasca della giacca (la perquisizione domiciliare ha portato al ritrovamento anche di una pistola ad aria compressa priva di tappo rosso, simile a quelle in dotazione alle forze dell’ordine, e un involucro con 2,5 grammi di cocaina). Il terzo giovane, quello che poi è stato arrestato, ha tentato la fuga dopo essere sceso dal veicolo. Durante la corsa, si è voltato improvvisamente e ha esploso cinque colpi di pistola in direzione dei carabinieri con un revolver detenuto illegalmente.
Uno dei militari, mantenendo calma e sangue freddo, senza rispondere al fuoco, è riuscito a raggiungere e bloccare il fuggitivo. Oltre alla pistola, il 19enne aveva con sé un panetto di hashish da 106 grammi, un altro involucro di hashish da 19,54 grammi, un involucro di cocaina da 4,76 grammi, sette colpi dello stesso calibro dell’arma utilizzata, nascosti nel portafogli. A casa inoltre aveva altri due proiettili.
Nessun militare è rimasto ferito; gli altri due giovani coinvolti sono stati denunciati a piede libero per porto abusivo di coltello e guida in stato di ebbrezza.
Sull’operazione si sono svolte indagini, coordinate dalla procura della Repubblica, in silenzio in questi giorni. Solo oggi la notizia è stata diffusa.