CARLO BARONI
Cronaca

Spari nella notte in città, colpi a salve e colpi veri: un passante rimane ferito

Lunga attività d’indagine dei carabinieri della città: denunciato un 30enne. Furono i residenti di viale Italia a dare per primi l’allarme alle forze dell’ordine

Indagini dei carabinieri della compagnia di Pontedera

Pontedera, 23 aprile 2023 – E’ stata chiamata mezzanotte di fuoco l’operazione dei carabinieri di Pontedera che ha fatto chiarezza sulla notte di spari in viale Italia del 22 giugno scorso. Spari a salve per coprire spari veri. Furono i cittadini, allarmati, a chiamare i carabinieri che, appena sul posto, non riscontrarono anomalie, ma procedettero all’identificazione di svariate persone. Durante i controlli, però, da una macchina in corsa sulla strada partirono alcuni spari. L’inseguimento fu immediato. I militari fermano il mezzo condotto da un 30enne trovato in possesso di una scacciacani con la quale aveva esploso i colpi risultati essere tutti a salve.

L’uomo fu portato in caserma dove, al termine degli accertamenti di rito, i militari lo denunciarono in stato di libertà per il porto della pistola a salve priva del regolamentare tappo rosso (segno distintivo di arma non letale) nonché per le esplosioni o accensioni pericolose. Perché l’aveva fatto? Il giovane riferì di aver voluto spaventare alcuni suoi coetanei che si trovavano in Viale Italia e con i quali, poco prima dell’arrivo dei carabinieri, si era azzuffato a causa di vecchi rancori.

Poi ci sono gli spari veri. La sera stessa arrivò ai carabinieri una segnalazione circa la presenza al pronto soccorso, di un uomo con ferite di arma da fuoco ad un arto inferiore. I militari lo hanno individuato: è un 25enne di Pontedera. Il giovane ha detto che il ferimento risaliva alla notte precedente mentre stava rincasando, a piedi, nel Viale Italia e che non era ricorso prima a cure mediche per incomprensibili timori. Gli investigatori, date le coincidenze di tempo e luogo con l’evento che si era definito con la denuncia del primo giovane che aveva esploso i colpi a salve, hanno intrapreso una serie di articolati accertamenti: l’acquisizione e l’analisi di numerosi filmati registrati dall’impianto di video sorveglianza comunale e privata dell’area interessata dagli eventi; l’audizione di numerose persone, sopralluoghi e ricerche di ogni utile fonte di prova ed altre attività tecniche di investigazione.

Da tutta questa attività sono emerse chiare, secondo gli inquirenti, le responsabilità a carico del giovane denunciato per avere esploso i colpi a salve (evento temporalmente successivo al ferimento) con la probabile finalità di crearsi una sorta di alibi rispetto all’utilizzo di una vera arma da fuoco come in conclusione sarebbe risultato evidente. Infatti è emerso che questi, prima di esplodere i colpi a salve, nel corso di una lite con altri soggetti, aveva esploso nella loro direzione più colpi di arma da fuoco, in questo caso con un’arma letale. Uno di questi colpi, vagante, aveva colpito all’arto inferiore il giovane che, estraneo ai fatti, si trovava effettivamente a passare in quel luogo.