REDAZIONE PONTEDERA

Spaventosa crescita degli sfratti. Nel 2023 assistite 626 famiglie

A Pontedera, aumentano le richieste di aiuto per l'abitare. Casa Insieme e enti del terzo settore si impegnano per sostenere le famiglie in difficoltà.

Renato Lemmi di Casa Insieme, l’assessora Sonia Luca e, al centro Andrea Favilli e Daniele Vannozzi, alla presentazione del bilancio dell’associazione

Renato Lemmi di Casa Insieme, l’assessora Sonia Luca e, al centro Andrea Favilli e Daniele Vannozzi, alla presentazione del bilancio dell’associazione

PONTEDERA

Nel 2023 626 nuclei familiari si sono rivolti a Casa Insieme, l’associazione di promozione sociale che dal 2007 collabora con l’Unione dei Comuni della Valdera e altre amministrazioni pubbliche delle province di Pisa e Livorno per cercare di garantire a chi si trova in difficoltà il diritto all’abitare. Il resoconto dello scorso anno dell’attività di Casa Insieme dimostra come, con 1.878 accessi agli operatori dell’associazione, i numeri del problema abitativo siano in aumento a Pontedera e in Toscana. I numeri portati da Andrea Favilli, di Federsanità Anci Toscana, sono "estremamente preoccupanti": 8.604 richieste di avvio di procedure di sfratto nel 2022 (+200% rispetto all’anno precedente) e 2.490 sfratti eseguiti (+163% rispetto al 2021). All’inizio dell’incontro Daniele Vannozzi, presidente della delegazione provinciale del Centro servizi per il volontariato, ha sottolineato "l’importanza della rendicontazione delle attività svolte dagli enti del terzo settore". Soci di Casa Insieme sono Acli, Arci, Misericordia di Pontedera e le cooperative Arnera, La Pietra D’Angolo e Il Cammino. Alla presentazione del bilancio di Casa Insieme è intervenuta anche l’assessora alle politiche abitative di Pontedera Sonia Luca. "Come Comune di Pontedera abbiamo quadruplicato l’impegno economico a favore dell’housing e ci siamo sostituiti allo Stato nel finanziamento di alcune misure a sostegno dell’abitare – ha detto Luca – I dati che emergono dal bilancio di Casa Insieme fotografano perfettamente la condizione abitativa e, con essa, la sempre maggiore necessità di reinventare un sistema pubblico di supporto che tenga conto dei bisogni emergenti e del reale contesto sociale e di mercato ai fini dell’accesso a un bene primario e indispensabile come la casa".