"Siamo a 9.498 abitanti, mancano ancora le basi per uno sviluppo". E’ il grido di allarme della Coalizione Volterra civica che prendendo spunto dai dati Istat del 2023, torna sul problema dello spopolamento in atto da diversi anni. "Da un lato, il naturale esaurimento del ciclo della vita determina un numero di decessi che eccede sensibilmente quello delle nascite; dall’altro, emerge una tendenza nazionale che disincentiva la natalità – scrive la Coalizione – Con un saldo naturale negativo (-112), si potrebbe cercare un equilibrio demografico affidandosi ai flussi migratori, ma il bilancio resta pur sempre scoraggiante, poiché molti dei nuovi arrivi lasciano il territorio al termine della stagione".
E il gruppo politico fa un confronto con i comuni limitrofi della Valdicecina, Valdelsa e Valdera dimostrando che "Volterra ancora una volta in svantaggio: la popolazione ha infatti registrato un calo di -77 residenti rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 9.498 abitanti, con il tasso di crescita più basso di tutti, sotto a Pomarance e Montaione. Se Colle, Casole e Sangimignano mantengono un equilibrio demografico, i Comuni come Montecatini (+2), Castelnuovo (+7), Lajatico (+16) e Peccioli-capolista (+17) risultano i più dinamici".
"L’amministrazione Santi, che ha avuto diverse occasioni di confronto con Provincia e Regione, continua a privilegiare messaggi politici poco incisivi. Quante volte si è riflettuto sulla necessità di infrastrutture rapide ed efficienti per contrastare l’isolamento geografico della città? Il tema delle infrastrutture non sembra minimamente solleticare l’amministrazione. Non meno rilevante è l’assenza di un mercato del lavoro dinamico, che costringe giovani e professionisti a cercare altrove migliori prospettive – conclude la Coalizione – Mentre la questione della Rems e dei potenziali posti di lavoro resta bloccata, avevamo proposto un cambio di rotta, immaginandoci un piano di investimenti concentrato su Saline, la cui posizione strategica a valle avrebbe potuto costituire un punto di snodo e di sviluppo. Ma anche su questo fronte, l’amministrazione non proferisce parola".