Strage del Duomo 80 anni dopo. La commozione e la memoria: "Ci ricorda l’importanza della pace"

Solenne inaugurazione del bassorilievo di Giroldo di Jacopo da Como danneggiato dalla bomba il 22 luglio ’44

Strage del Duomo 80 anni dopo. La commozione e la memoria: "Ci ricorda l’importanza della pace"

Strage del Duomo 80 anni dopo. La commozione e la memoria: "Ci ricorda l’importanza della pace"

Il ricordo del luglio di morte di ottant’anni fa. A perdere la vita furono 55 persone. San Miniato ha commemorato le vittime del Duomo. La mattinata, organizzata dal Comune e dalla Diocesi, si è aperta con un corteo per la deposizione di due corone d’alloro. Dopo il corteo, alle 10, ora dello scoppio, le campane del Duomo hanno fatto 55 rintocchi, uno per ogni vittima- Poi il vescovo, monsignor Giovanni Paccosi, ha celebrato una messa di suffragio in Cattedrale. Al termine della funzione, nella Cappella del Santissimo Sacramento, è stata inaugurata una copia del bassorilievo di Giroldo di Jacopo da Como del 1274, conservata nel Museo Diocesano di San Miniato, l‘opera più insigne proveniente dalla Cattedrale di San Miniato. Testimone muta della chiesa originaria e della tragedia della strage del Duomo: su di essa si schiantò la bomba che provocò la strage. A 80 anni esatti da quella mattina, la Diocesi ha riportato una copia fedele del bassorilievo in cattedrale. E’ stato ricostruito anche nelle parti mancanti, grazie ad alcune foto d’epoca di archivi diocesani e dello studio Alinari di Firenze, che hanno permesso di ricostruire con precisione le parti distrutte. Nell’ultima parte della mattinata si è svolta la cerimonia civile alla presenza del sindaco, del vescovo Paccosi, del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, dell’assessora regionale Alessandra Nardini, dei senatori Dario Parrini e Manfredi Potenti e del consigliere dell’Istituto Storico della Resistenza Riccardo Saccenti. "La strage del Duomo continua a ricordarci il potere distruttivo delle guerre e quanto sia fondamentale costruire la pace", ha detto Nardini.