Studentessa aggredita, le indagini. La querela per lesioni personali

Un'aggressione a una ragazza di 18 anni alla fermata dei pullman a Pontedera ha scatenato un'indagine dei carabinieri. Il video dell'attacco circola sui social, mentre la vittima è stata medicata con una prognosi di cinque giorni. Testimoni saranno ascoltati e i responsabili rischiano conseguenze legali.

Studentessa aggredita, le indagini. La querela per lesioni personali

Studentessa aggredita, le indagini. La querela per lesioni personali

C’è una querela per lesioni personali. E ci sono i carabinieri che stanno procedendo con le indagini per identificare le ragazze che hanno aggredito la 18enne sabato scorso alla fermata dei pullman sul piazzale dello stadio. Questione di ore e – si apprende – potrebbe essere notificata loro la querela. Del resto c’è un video dell’accaduto,sparato sui social e ora in mano agli inquirenti: una sequenza di immagini che restituisce i fatti e che consentirà ai militari dell’Arma della compagnia della città – al comando del tenente colonnello Carmine Gesualdo – di ricostruire il tutto, arrivando al nome e dal cognome di chi si è avventato sulla ragazza, tirandola per i capelli, e poi – una volta a terra – di scatenarsi con schiaffi e calci. Il tutto per motivi futili. Un’aggressione improvvisa, con la vittima colta di sorpresa. Un fatto che ha scatenato sul posto momenti di concitazione, con altri soggetti che poi sono entrati in mezzo per dividerle: ma non si tratta di rissa.

Dei fatti ci sono anche testimoni che gli inquirenti provvederanno a sentire negli approfondimenti che si dovessero presentare come necessari. Presenti c’erano sul luogo tante ragazze e tanti ragazzi: il sonoro offre purtroppo anche risate e sghignazzi nel contesto di un episodio che di divertente non presenta alcunché. Solo un paio di ragazzi, tra le decine di presenti, sono intervenuti con decisione per cercare di fermare le coetanee inviperite contro la diciottenne.

Dopo l’aggressione la ragazza è stata visitata e medicata al pronto soccorso dell’ospedale Lotti e dimessa con una prognosi di cinque giorni. Da qui il passaggio in caserma per raccontare l’accaduto ai carabinieri e fornalizzare il tutto nero su bianco. Per i soggetti che saranno identificati quali responsabili si profilano guai. Il fatto è grave e difficilmente qualificabile come una ragazzata. La vittima è rimasta scossa da quanto accaduto. L’aggressione è stata ripresa con un telefonino e ora il video gira sui social e nelle chat di WhatsApp di centinaia di studenti. Un video che, se da una parte aiuterà a fare chiarezza rapidamente sul caso, dall’altra – con la pubblicazione sui social – dimostra con quanta leggerezza si dà in pasto a tutti qualcosa che meriterebbe serie riflessioni.

Carlo Baroni