
Un operaio impegnato in un cantiere edile (foto d’archivio)
Tutti erano convinti che il superbonus sarebbe stato la grande opportunità per le loro case. Invece la storia – secondo quanto ci aveva esposto il proprietario di una casa – poi si è rivelata essere stata tutta un’altra, per i proprietari di una villetta nel Pisano. Ora ci sono querele e indagini in corso. Si trattava appunto di interventi da realizzare con le agevolazioni superbonus 110%. La società incaricata dei lavori aveva sottoscritto un contratto di appalto per realizzare le opere entro il 31 dicembre 2022 ma, anziché rispettare il termine – da quanto emerso – ha prolungato la realizzazione degli interventi rimandando con motivazioni sempre diverse. "Solo alcuni mesi dopo i committenti si sono accorti che, grazie alla cessione del credito, l’appaltatore aveva incassato con asseverazioni false tutto il credito relativo alla realizzazione delle opere", spiega l’avvocato Massimo Novi che assite una coppia.
A seguito di svariati solleciti, sono stati effettuati alcuni interventi ma, nel corso del 2024, la società ha comunicato di non poter completare gli interventi, chiedendo un ulteriore pagamento. Essendo trascorsi due anni dalla sottoscrizione del contratto, si sono rivolti al legale per essere assistiti e tutelare i propri diritti. L’avvocato Novi ha introdotto un ricorso per sequestro conservativo di fronte al Tribunale di Pisa, ottenendo la misura richiesta nei confronti della società che, nel frattempo, ha trasferito la propria sede legale a Napoli.
"Così a seguito dell’esecuzione del sequestro – spiega l’avvocato – tutti i conto correnti intestati all’esecutrice delle opere sono risultati già pignorati dai lavoratori che non erano stati pagati e l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che tutti i crediti ceduti in forza del superbonus sono stati ceduti a terzi".
Al momento i committenti – si apprende – stanno per introdurre un procedimento per ottenere la risoluzione del contratto e la condanna al risarcimento dei danni, "pur avendo poche possibilità di recuperare il proprio credito nei confronti di una società che ha incassato grosse somme senza completare le opere anche nei confronti di altri clienti". Proprio il danno e la beffa oltre a non aver ricevuto i lavori attesi, rischiano di non vedere più alcunchè e, alla fine, di dover sborsare altri soldi per effettuare lavori mai conclusi.
Carlo Baroni