Tartufo, addio al padre della mostra. Rocca in lutto per Giorgio Morelli: "Una vita d’impegno per la città"

Si è spento a 94 anni il fondatore dell’associazione tartufai. Negli ultimi anni si era dedicato al Mume

Tartufo, addio al padre della mostra. Rocca in lutto per Giorgio Morelli: "Una vita d’impegno per la città"

Una bella immagine di Giorgio Morelli, insieme al sindaco di San Miniato Simone Giglioli, e ad alcuni giovani dopo una delle sue tante lezioni a MuMe sulla vita e la storia di San Miniato, in particolare sul passaggio della guerra nel luglio ’44

Quanta storia è passata dalle mani di Giorgio Morelli. Dal bancone della sua ferramenta, un negozio storico, simbolo di un’epoca, gestito per decenni – fino all’inizio degli anni ’90 – insieme alla moglie. Dalle sue passioni: la caccia, ma ancora più in particolare il tartufo, dalla cerca alla promozione. Fu lui a fondare e guidare l’associazione dei tartufai negli anni in cui venne data la spinta decisiva perché una sagra diventasse una mostra mercato a livello nazionale. Giorgio, venuto a mancare a 94 anni, è stato anche molto altro. E’ stata memoria, viva, importante, vissuta intensamente e trasmessa con grande passione a centinaia di giovani studenti che venivano ad ascoltarlo negli incontri al Mume. "Grazie a lui, nel 1982, venne costituita l’Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi – ricorda il sindaco Giglioli –: una realtà solida e strutturata, che oggi conta oltre 400 associati, ed sempre grazie a lui se questo fine settimana possiamo inaugurare la Mostra Mercato del tartufo bianco di San Miniato, un evento a cui, per più 30 anni, ha lavorato assiduamente, portandolo avanti con la volontà di promuovere e valorizzare il nostro prodotto di eccellenza".

Giorgio ha creduto in questa manifestazione da sempre, con grande determinazione, anche nei momenti in cui non erano in tanti a farlo. "Per molti anni chi veniva alla Mostra lo poteva trovare con la moglie Lucia, le figlie e insieme a molti associati a gestire lo storico ristorante dei tartufai – aggiunge il primo cittadino –. Il suo impegno per lo sviluppo dell’immagine del tartufo di San Miniato è stato davvero ammirevole: dobbiamo a lui anche il marchio dell’associazione tartufai, un simbolo utilizzato ancora oggi che rende questa realtà riconoscibile a livello nazionale. All’inaugurazione della Mostra del tartufo, sabato, faremo un suo ricordo".

Dal 2018 si era impegnato anima e corpo nello sviluppo del Museo della Memoria, "uno spazio nato anche e soprattutto grazie a chi, come Giorgio, ha lasciato testimonianze video del passaggio della guerra, un impegno che lo ha portato ad essere un punto di riferimento per decine di studenti e studentesse a cui raccontava con lucidità e schiettezza gli avvenimenti che riguardavano questi giorni terribili". La notizia che Giorgio non c’è più ha destato vasto cordoglio e amarezza in tutta la zona.

Carlo Baroni