Un Vespa World Days è per sempre. Non ci ha pensato molto, lo aveva promesso e lo ha fatto davvero. Andrea Masi, pontederese appassionato di Vespa e figlio di piaggista, ha deciso di incidere sul proprio corpo la data di questo storico e probabilmente unico evento per Pontedera. E così dalle mani del proprio figlio tatuatore è nata sulla sua schiena una Vespa una 98, la prima Vespa Piaggio presentata nell’aprile del 1946, con tanto di abbreviazione in VW ’24 del maxi evento che inizierà tra una settimana. "La mia passione per la Vespa nasce da giovane, avevo un Et3 che poi mi è stata rubata – racconta – poi ne ho ricomprata un’altra e adesso ne ho tre. Nel frattempo sei anni fa mi sono iscritto al Vespa Club Pontedera, mi piace l’associazionismo, faccio parte anche dell’associazione nazionale bersaglieri. Questo è il secondo tatuaggio con una Vespa che mi faccio, ne avevo già un altro. Ora ho deciso di fare la mitica 98, un ricordo che mi porterò per sempre". Con la sua grande passione per la Vespa e per il volontariato anche Masi, così come i tanti uomini e donne dei Vespa club territoriali, sarà impegnato per la buona riuscita della manifestazione. "Quando ci sono questi eventi tutti bisogna dare una mano" dice Masi, che nello specifico farà da staffetta al tour del giovedì pomeriggio che arriverà a Lari ed in quello del venerdì che passerà lungo monte per arrivare sul Serra. "Non potevo tirarmi indietro, in queste occasioni bisogna lasciare da parte le polemiche sulle buche o sulle strade chiuse e bisogna impegnarci tutti per la buona riuscita dell’evento. Un po’ di preoccupazione c’è, ci sarà da tenere compatto un gruppo di circa 200 vespisti ma tutti sappiamo cosa fare e abbiamo esperienza, sono sicuro che quando saremo lì tutto andrà nel modo migliore".
Luca Bongianni