ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Teatro Cattiveria o bontà? Cos’è "Migliore"

Mastandrea sabato 22 e domenica 23 protagonista sul palco dell’Era. Il racconto della metamorfosi di un uomo dopo un incidente

Valerio Mastandrea nei panni di Alfredo Beaumont nello spettacolo «Migliore»

Valerio Mastandrea nei panni di Alfredo Beaumont nello spettacolo «Migliore»

Al teatro Era sabato 22, alle 21, e domenica 23 febbraio, alle 17, Valerio Mastandrea interpreta "Migliore", scritto e diretto da Mattia Torre. Lo spettacolo è già sold out, ed è il sesto tutto esaurito su sei spettacoli andati in scena finora. Il monologo racconta la metamorfosi di un uomo che da paranoico, insicuro e debole, si tramuta in un essere spietato che si guadagna la stima e il consenso di chi, volontariamente o involontariamente, lo circonda. Produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo. Valerio Mastandrea in "Migliore" dà vita alla storia comica e terribile di Alfredo Beaumont, un uomo normale che, in seguito a un incidente (di cui è causa, di cui sente la responsabilità e per cui sarà assolto), entra in una crisi profonda e diventa un uomo cattivo. Improvvisamente, la società gli apre tutte le porte: Alfredo cresce professionalmente, le donne lo desiderano, guarisce dai suoi mali e dalle sue paure.

"Migliore" è uno spettacolo che racconta i nostri tempi, le persone che costruiscono il loro successo sulla spregiudicatezza, il cinismo, il disprezzo per gli altri. E racconta il paradosso dei disprezzati, che di fronte a queste persone chinano la testa e – affascinati – li lasciano passare.

Nel mondo dei rampanti, degli arrivati, solo i cattivi ce la fanno? È questo il mondo attuale, è questa la realtà in cui chi cerca lavoro e chi vuol far carriera deve imporsi? Il successo ha come prezzo da pagare la perdita di ogni etica e valore? Sono riflessioni a cui, in una scenografia nera ed essenziale, ci invita Valerio Mastandrea nel suo impeccabile abito scuro da manager. Lo guida la sensibilità e l’acutezza di un testo di incredibile potenza, che ha condensato più di altri l’immagine malinconica, dannata e struggente, dell’italiano medio "per bene".

L’ha scritto l’impareggiabile Mattia Torre, autore teatrale e televisivo, sceneggiatore e regista scomparso nel 2019, artefice, tra gli altri, di capolavori come Boris, La linea verticale e Figli. I biglietti possono essere acquistati direttamente alla biglietteria del teatro Era, online su teatrodellatoscana.vivaticket.it e nei punti vendita Vivaticket.

Ilenia Pistolesi