SARAH ESPOSITO
Cronaca

Teatro Fra strani regali e una casa corazza

Due appuntamenti al Teatro Quaranthana: Nikita in scena venerdì alle 21.30 e Vecchina e Ajal sul palco domenica alle 17

Una scena di Vecchina e Ajal sul palco del Quaranthana domenica alle 17

Una scena di Vecchina e Ajal sul palco del Quaranthana domenica alle 17

Venerdì prossimo alle 21.30 i riflettori si accendono su Francesca Sarteanesi, attrice e autrice, candidata come miglior attrice premio Ubu 2021, che presenterà "Nikita", accompagnata in scena da Alessia Spinelli. Nikita racconta la storia di regali perfetti solo all’apparenza, dove l’involucro inganna e la sorpresa lascia spazio alla delusione. E questa è la storia di due donne, Nikita e Nadia. Una parla molto, racconta di sé, degli amori, del Luna Park; l’altra sta in silenzio, lavora, assorbendo il mondo dell’altra. Per i compleanni, matrimoni e altre occasioni poi Nikita arriva sempre con un regalo impacchettato dentro una carta a fiori blu. L’aspettativa di chi riceve il regalo è parecchio alta poiché il pacchetto è veramente confezionato bene, ma l’eccitazione lascia campo libero alla delusione. Nikita assiste sempre allo spacchettamento e il regalo è più o meno sempre lo stesso: un centrotavola di porcellana, ma spaccato in più parti. Una frase invece è meglio confezionata del regalo "Oh, mi si deve essere rotto nel tragitto. Mi dispiace". La immaginiamo a incartare un porta caramelle di ceramica, fare un bel fiocco al centro e poi colpire il regalo in tre o quattro parti strategiche con il batticarne, che tra l’altro ha comprato apposta. Nikita si lava a pezzi, non entra mai nella vasca e tantomeno fa la doccia. Si lava a pezzi perché risparmia tempo e acqua. L’odore non è lo stesso, va detto, ma lo camuffa bene con i Tesori d’Oriente.

Domenica alle 17, invece, nell’ambito della rassegna ’Sognare Teatro Famiglie’ è in scena la compagnia Archetipo con "Vecchina e Ajal", uno spettacolo narrato, danzato, cantato per bambini dai 4 anni in su. Con l’ideazione di Miriam Bardini e il testo di Miriam Bardini e Patrizia Mazzoni, lo spettacolo racconta la storia di Vecchina che vive chiusa da un tempo infinito nella sua "bislacca casina" e tutti quelli che conosceva sono "scomparsi". Vive in assoluta solitudine dentro la sua casa – corazza, fino a diventare tutt’uno con essa proprio come una tartaruga. Un giorno però arriva una misteriosa viandante di nome Ajal portando con sé l’inverno e invitando Vecchina ad uscire.