ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Teatro "I care", il credo di don Milani

Venerdì alle 21.30 al Quaranthana in scena lo spettacolo di e con Claudio Ascoli, un omaggio al fondatore della scuola di Barbiana

Lo spettacolo con Claudio Ascoli, Sissi Abbondanza e Monica Fabbri

Lo spettacolo con Claudio Ascoli, Sissi Abbondanza e Monica Fabbri

Venerdì 21 febbraio alle 21.30 al Quaranthana la compagnia Chille De La Balanza porta in scena "I Care - Lettera ad una professoressa", uno spettacolo di e con Claudio Ascoli e con Sissi Abbondanza e Monica Fabbri che pone l’accento su quella frase, "I care" (cioè mi riguarda, mi sta a cuore, mi prendo cura), che Don Milani scrisse su una parete della stanza in cui nasce la scuola di Barbiana. L’affermazione è chiara, "è il motto intraducibile dei giovani americani migliori, me ne importa, mi sta a cuore. È il contrario del motto fascista ‘me ne frego’". Come la "Lettera" fu una creazione collettiva di sei allievi sotto la guida del Priore, lo spettacolo è un tutt’uno di quattro scritture collettive, con la partecipazione attiva degli spettatori.

Lo spettacolo "I Care. Lettera a una professoressa", la cui prima è avvenuta in occasione della Marcia a Barbiana, è stato costruito in collaborazione con i ragazzi di Barbiana e di San Donato di Calenzano che ebbero come maestro don Milani. Ma non solo con la loro collaborazione: il primo studio si avvalse infatti di quella di Giorgio Pecorini, giornalista amico di lunga data di don Lorenzo, e del linguista Tullio De Mauro, che studiò gli scritti milaniani e soprattutto la scrittura collettiva. Lo spettacolo propone quattro diverse scritture collettive con il coinvolgimento degli spettatori, chiamati a costruire la stanza di Barbiana e a scegliere gli episodi della vita del priore da conservare o eliminare nella costruzione finale dell’evento.

Così, come la "Lettera" fu una creazione collettiva, lo spettacolo è un tutt’uno di quattro scritture collettive con la partecipazione attiva degli spettatori: la vita di don Lorenzo, a cura di Claudio Ascoli (con parole, oggetti ed eventi liberamente scelti dal pubblico), Imparar facendo con Sissi Abbondanza che con gli spettatori partecipanti costruirà elementi scenici e una scultura costruita e saldata in scena, Ho disegnato Lettera a una professoressa con Monica Fabbri che stimola la creazione dal vivo di disegni da parte del pubblico da montare in un cartellone collettivo, e infine Luci e suoni, reinventati sul momento e nell’occasione da Sandro Pulizzotto e Francesco Lascialfari, con la partecipazione degli spettatori.

Ilenia Pistolesi