Ilenia Pistolesi
Cronaca

Il mondo a Lajatico, aspettando vip e folla per Bocelli. "Russell Crowe vieni qui a prendere un caffè"

Domani il Teatro del silenzio apre le porte per un’edizione speciale. E come accade ormai da anni il paese vive giorni speciali. Alberto Bocelli, fratello del maestro: "Che orgoglio e che panico"

Il centro di Lajatico

Il centro di Lajatico

Lajatico (Pisa), 14 luglio 2024 – Questo è l’ombelico del mondo… Lajatico crocevia di vip, l’anfiteatro del Teatro del Silenzio che prende la forgia del Madison Square Garden. Un paese di poco più di mille anime catapultato, per una settimana, in una giostra artistica planetaria per il maxi evento dei 30 anni di carriera di Andrea Bocelli. A Officine Bocelli, il tempio ultrasecolare della famiglia diventato un locale di culto e un museo, incrociamo la grande accoglienza del suo patron, Alberto Bocelli dal talento eclettico, fratello del tenore più celebre al mondo. "Che orgoglio, e che panico! Il progetto di quest’anno è immenso – sorride, Alberto – la scenografia al Teatro è una meraviglia per gli occhi. Il Teatro del Silenzio nacque come una scommessa, ma quella sperimentazione ogni anno è cresciuta sempre di più. In questo locale, dal 1867, i Bocelli hanno costruito la loro vita, cambiando lavoro di generazione in generazione. Qui viveva la mia famiglia, qui la mia famiglia ha lavorato. Ricordo Andrea, quando stava per mollare tutto, quando stava per lasciare la musica per diventare avvocato. Aveva 34 anni, poi arrivò Miserere con Zucchero, e ancora Sanremo, e da lì è storia. Per questo anniversario vi erano in ballo più location. Mio fratello è strafelice di celebrarlo a casa sua, nel suo Teatro. Una scommessa vinta, per tutta la nostra famiglia, per mia madre Edi, che è stata anche anima e cuore di Officine. Non ha mai parlato una parola di inglese, ma si faceva intendere da tutti. Questi siamo noi, genuini e accoglienti".

Il borgo già da settimane è invaso dai turisti e molte attività lavorano anche per le numerose maestranze chiamate a imbastire il mega evento. "Camere sold out - dicono Matteo Sandroni e Antonella Salvadori dell’albergo-ristorante da Pasquino - sono quasi tutti stranieri. Per il concerto, già prenotano subito per l’anno successivo"". Arriviamo nel cuore pulsante di Lajatico. "Se Russell Crowe venisse a prendere un aperitivo da noi… - è il sogno delle sorelle Viola e Alice Geppi de Il Barre, piazzetta centrale del paese - siamo al battesimo ufficiale con l’evento, avendo rilevato l’attività da poco. Il paese prova un senso di gratitudine per questa opportunità e ci aspettiamo, fino al 19, una marea di clienti".

"Si mangia a tutte le ore - racconta Paola Bartalucci del ristoro Da Nello - ci aspettiamo una mole massiccia di clienti perché l’evento non ha mai ricoperto così tanti giorni". Per Luciano Bartalucci e la figlia Alessandra, della macelleria Da Luciano, "c’è già un boom di stranieri. Abbiamo avuto clienti americani in questi giorni. Andrea Bocelli ha portato Lajatico sul tetto del mondo, saremo al centro del pianeta in questi giorni, con la speranza di creare un’onda sempre più lunga di visitatori".