Telecamere in centro e a Staffoli. Contro spaccio, degrado e altri reati

Si tratta di sistemi di videosorveglianza che hanno due scopi principali: il controllo del territorio e la lettura delle targhe dei veicoli in entrata e uscita dalla zona industriale con informazioni in tempo reale.

SANTA CROCE

Controllo di alcuni punti critici del territorio e delle targhe delle auto in entrata e in uscita da Santa Croce e da Staffoli. Ecco le nuove telecamere di videosorveglianza installate e già approvate dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Pisa. Due i progetti distinti: il primo è il Progetto Capoluogo, finanziato dalla Regione Toscana, che implementa il sistema di videosorveglianza già realizzato con i contributi regionali del 2016 e 2019. L’altro è il Progetto Staffoli, che è finanziato dal Comune e e ha l’obiettivo di monitorare i punti nevralgici della frazione con una telecamera di lettura targhe in via Livornese e due telecamere nella zona del cimitero. A Santa Croce sono state posizionate telecamere in alcuni punti strategici della città. Ecco il dettaglio: lungarno Tripoli e piazza Ferrari, due aree limitrofe al centro cittadino interessate da fenomeni di spaccio di droga e abbandono di rifiuti, telecamere di lettura targhe, per monitorare le principali direttrici di accesso e di uscita dalla zona industriale in via Gozzini da e per la Bretella del Cuoio, via provinciale nuova Francesca da e per il territorio comunale di Fucecchio e l’autostrada A11 e all’intersezione con via dei Conciatori per il controllo dei veicoli da e per Castelfranco, via del Bosco nel ponte sull’Usciana. I sistemi di lettura targhe sono dotati di sistema targa-system per la segnalazione in tempo reale del transito di veicoli privi di copertura assicurativa e o di revisione. "Da tempo stiamo portando avanti una serie di progetti atti a garantire un controllo sempre più capillare del territorio – commenta la sindaca Giulia Deidda – Dal 2017 ad oggi abbiamo installato più di trenta telecamere di videosorveglianza nell’ottica di fornire nuovi strumenti di indagine e controllo a disposizione delle forze dell’ordine. Allo stesso tempo pensiamo che i sistemi di videosorveglianza siano strumenti a supporto di azioni che necessariamente devono avere un respiro più ampio. Per questo continuiamo a investire, a fianco di queste opere, anche e soprattutto in progetti di riqualificazione di spazi pubblici e di attività culturali e ricreative. La socialità costituisce la prima arma contro gli illeciti".

g.n.