GIUSEPPE PINO
Cronaca

Terme, tempesta sul futuro. Scatta lo stato di agitazione

Dubbi sul processo di liquidazione della società immobiliare e sullo sviluppo. Il sindaco: "Quello della Regione Toscana è un atteggiamento incomprensibile".

Terme, tempesta sul futuro. Scatta lo stato di agitazione

Terme, tempesta sul futuro. Scatta lo stato di agitazione

Acque agitate alle Terme di Casciana. Il personale dipendente in accordo con le associazioni sindacali Cgil e Uil hanno aperto lo stato di agitazione, questo al termine dell’incontro avuto nei giorni scorsi. Il motivo è la situazione dell’azienda termale uscita nel corso dell’incontro della riunione, crisi finanziaria, prospettive di sviluppo, il processo di liquidazione della società immobiliare. Tutti argomenti che destano preoccupazione tanto il presente, quanto soprattutto per il futuro alla luce delle mancate risposte da parte della Regione Toscana. In primo luogo, entrando nel tema della crisi di liquidità, il piano di risanamento prospettato ai soci dai vertici dell’azienda che non è stato al momento accettato. Il piano contemplava la riduzione del canone di affitto versato dalla società di gestione Bagni di Casciana alla proprietà immobiliare per il 2022 e per il 2023. La richiesta scaturiva dalla necessità di recuperare in parte i mancati introiti della riabilitazione dovuti alla parziale chiusura per la messa a norma delle strutture. In più, e questo forse il danno maggiore, il mancato rinnovo della convenzione con la Azienda Sanitaria per l’accesso dei pazienti al reparto di riabilitazione. Per finire, il processo di liquidazione che da mesi sembra ormai arrivato alle fasi decisive, ma che non vede ancora scritta la parola fine. I dipendenti hanno intanto incassato il sostegno e la solidarietà da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale per una situazione che rischia di logorare e demotivare chi tutti i giorni si trova a dover rendere un servizio alla clientela.

"Quello della Regione Toscana è un atteggiamento incomprensibile – ha sottolineato il primo cittadino – più volte sia il presidente Giani che l’assessore Ciuoffo ci hanno garantito la loro collaborazione, intento che molto probabilmente si scontra con le volontà e le scelte degli uffici regionali". Fatto sta, se questa situazione di stallo dovesse perdurare diventerà ancora più difficile fare programmi anche per l’immediato futuro, perché da subito lo stabilimento mostra la necessità di interventi strutturali per garantire il massimo utilizzo degli impianti, utilizzo che oggi è precluso da parziali inagibilità e anche da personale dipendente che dopo i tagli appare ridotto ai minimi termini.