SARAH ESPOSITO
Cronaca

Tesori dell’arte in Toscana. Il Pegaso a Carlo Pepi “custode“ dei Macchiaioli

C’è l’idea di creare una fondazione che raccolga migliaia di opere e documenti. L’annuncio durante la premiazione del collezionista di Crespina Lorenzana.

Carlo Pepi premiato dal presidente del consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo

Carlo Pepi premiato dal presidente del consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo

CRESPINA LORENZANA (Pisa)Due ville incastonate tra le colline pisane racchiudono un tesoro di migliaia di opere d’arte. Si parla di circa 20 mila esemplari a cui si aggiungono i disegni, gli appunti e i documenti. Centinaia le opere di Fattori e poi ovviamente Modigliani e i Macchiaioli toscani. Siamo a Crespina Lorenzana, qui il collezionista Carlo Pepi, il più grande esperto di Modigliani al mondo e fondatore dell’Istituzione Casa Modigliani, diventato un centro studi con libri e documenti sulla figura dell’artista, ha raccolto quadri e testimonianze che ripercorrono la storia dell’arte da metà ‘800 fino ai giorni nostri. Un’immensa collezione incentrata sui Macchiaioli, sui loro seguaci e sugli allievi di Fattori, c’è una sezione che riguarda la prima metà del Novecento e una dedicata all’avanguardia della seconda metà del secolo scorso. Un immenso omaggio alla Toscana, raccontata dai tantissimi artisti che l’hanno amata e dipinta. Ieri mattina il Comune di Crespina Lorenzana e la Regione Toscana hanno organizzato un evento per celebrare Carlo Pepi e la sua vita dedicata all’arte.

"Grazie ai tanti artisti che vedo tra il pubblico – ha detto Pepi – ai tanti amici che sono qui. Vi ringrazio e vi abbraccio tutti, un saluto anche ai tanti nemici, a voi dico: mettere a riposo i pennelli, lasciate da parte l’arte falsa e facciamo una tregua. Viva l’arte!". E in effetti Pepi, nel corso della sua carriera, ha collezionato anche tanti nemici. Colpa o merito delle sue battaglie per la salvaguardia dell’arte che spesso lo hanno condotto in direzione completamente opposta ai critici più blasonati e in voga, contro gli accademici. A partire da quella posizione netta, una delle poche se non l’unica, sulle finte teste di Modigliani trovate a Livorno nel 1984, o dalle tante mostre fatte chiudere perché esponevano dei falsi. "Grazie Carlo per la tua passione – ha detto il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo durante la consegna del pegaso alato, simbolo della Regione Toscana –. Il nostro impegno sarà quello di continuare a tenere aperte le porte della tua casa museo per mostrare i capolavori che contiene, per avvicinare i ragazzi e per dimostrargli che non è sempre giusto andare dietro a quello che è il pensiero dominante. Perché investire nell’arte vuol dire investire in libertà e senso critico".

Ma come tutelare un enorme patrimonio privato? Al momento la casa museo è aperta durante le visite organizzate dallo stesso Pepi che insieme alla nipote accoglie i visitatori raccontando nei dettagli storie e aneddoti dei tesori contenuti. All’orizzonte però c’è l’idea di creare una fondazione che possa ospitare le tante opere. "Stiamo lavorando – racconta a microfoni spenti il sindaco di Crespina Lorenzana, David Bacci – alla nascita di una fondazione che coinvolga il Comune e la Regione capace di valorizzare questo immenso patrimonio. Pepi ha più volte manifestato la volontà di rendere fruibile e pubblica la sua collezione affinché possa essere conosciuta da tutti, a patto che ci sia un progetto chiaro e delineato. La nascita di una fondazione permetterebbe di catalogare le opere e i documenti e suddividerle anche in più mostre su un territorio più vasto di quello comunale, ma soprattutto permetterebbe un accesso libero e aperto a tutti". Insomma, un regalo enorme alla collettività.