CRESPINA LORENZANA (Pisa)Due ville incastonate tra le colline pisane racchiudono un tesoro di migliaia di opere d’arte. Si parla di circa 20 mila esemplari a cui si aggiungono i disegni, gli appunti e i documenti. Centinaia le opere di Fattori e poi ovviamente Modigliani e i Macchiaioli toscani. Siamo a Crespina Lorenzana, qui il collezionista Carlo Pepi, il più grande esperto di Modigliani al mondo e fondatore dell’Istituzione Casa Modigliani, diventato un centro studi con libri e documenti sulla figura dell’artista, ha raccolto quadri e testimonianze che ripercorrono la storia dell’arte da metà ‘800 fino ai giorni nostri. Un’immensa collezione incentrata sui Macchiaioli, sui loro seguaci e sugli allievi di Fattori, c’è una sezione che riguarda la prima metà del Novecento e una dedicata all’avanguardia della seconda metà del secolo scorso. Un immenso omaggio alla Toscana, raccontata dai tantissimi artisti che l’hanno amata e dipinta. Ieri mattina il Comune di Crespina Lorenzana e la Regione Toscana hanno organizzato un evento per celebrare Carlo Pepi e la sua vita dedicata all’arte.
"Grazie ai tanti artisti che vedo tra il pubblico – ha detto Pepi – ai tanti amici che sono qui. Vi ringrazio e vi abbraccio tutti, un saluto anche ai tanti nemici, a voi dico: mettere a riposo i pennelli, lasciate da parte l’arte falsa e facciamo una tregua. Viva l’arte!". E in effetti Pepi, nel corso della sua carriera, ha collezionato anche tanti nemici. Colpa o merito delle sue battaglie per la salvaguardia dell’arte che spesso lo hanno condotto in direzione completamente opposta ai critici più blasonati e in voga, contro gli accademici. A partire da quella posizione netta, una delle poche se non l’unica, sulle finte teste di Modigliani trovate a Livorno nel 1984, o dalle tante mostre fatte chiudere perché esponevano dei falsi. "Grazie Carlo per la tua passione – ha detto il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo durante la consegna del pegaso alato, simbolo della Regione Toscana –. Il nostro impegno sarà quello di continuare a tenere aperte le porte della tua casa museo per mostrare i capolavori che contiene, per avvicinare i ragazzi e per dimostrargli che non è sempre giusto andare dietro a quello che è il pensiero dominante. Perché investire nell’arte vuol dire investire in libertà e senso critico".
Ma come tutelare un enorme patrimonio privato? Al momento la casa museo è aperta durante le visite organizzate dallo stesso Pepi che insieme alla nipote accoglie i visitatori raccontando nei dettagli storie e aneddoti dei tesori contenuti. All’orizzonte però c’è l’idea di creare una fondazione che possa ospitare le tante opere. "Stiamo lavorando – racconta a microfoni spenti il sindaco di Crespina Lorenzana, David Bacci – alla nascita di una fondazione che coinvolga il Comune e la Regione capace di valorizzare questo immenso patrimonio. Pepi ha più volte manifestato la volontà di rendere fruibile e pubblica la sua collezione affinché possa essere conosciuta da tutti, a patto che ci sia un progetto chiaro e delineato. La nascita di una fondazione permetterebbe di catalogare le opere e i documenti e suddividerle anche in più mostre su un territorio più vasto di quello comunale, ma soprattutto permetterebbe un accesso libero e aperto a tutti". Insomma, un regalo enorme alla collettività.