SARAH ESPOSITO
Cronaca

Torna la caccia al vapore

Azienda del nord Italia pronta a cercare nuove aree geotermiche

di Sarah Esposito

Geotermica in Valdera. È stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana la conclusione del procedimento di verifica di assoggettabilità inerente le attività di ricerca di fluidi geotermici relative al permesso di ricerca denominato "Lajatico", nei comuni di Peccioli, Capannoli, Terricciola, Palaia, Lajatico e Chianni. Il proponente è la società Immobiliare Adige S.r.l. di Bolzano. La richiesta è arrivata sul tavolo della Regione a metà febbraio, da quel momento è partito l’iter di valutazione della richiesta. "L’obiettivo di questa ricerca – si legge nella relazione del progetto – è quello di trovare potenziali serbatoi geotermici a con temperature attese di circa (140°-160°C) da sfruttare per la produzione di energia elettrica. La fonte geotermica garantirebbe un apporto energetico significativo in termini di fonti energetiche rinnovabili".

L’area oggetto di istanza di permesso di ricerca, denominata "Lajatico", si estende per circa 62,3 Km2 nei sei Comuni dell’Alta Valdera. La prima fase sarà di raccolta e ricerca dati che verranno utilizzati per le ricostruzioni stratigrafiche e strutturali nel sottosuolo, poi ci sono le prospezioni geofisiche, i sondaggi fino alla progettazione dei pozzi esplorativi. Il totale conta di un progetto della durata complessiva di 1 anno e 9 mesi e di un investimento che oscilla tra i 220 e i 260 mila euro. La Regione ha dato il via libera per quel che riguarda le prime fasi, escludendo le attività di perforazione dei pozzetti termometrici e dei pozzi esplorativi, che saranno eventualmente valutate in seguito. Non è la prima volta che il territorio dell’alta Valdera si ritrova a essere oggetto di ricerche di questo tipo. Già nell’autunno del 2016 furono presentati due progetti alla Regione Toscana da parte della ditta bresciana Cogeme. "La Fornace" nei Comuni di Chianni, Casciana Terme Lari e Terricciola e il secondo denominato "Soiana" nei Comuni di Capannoli, Casciana Terme Lari e Terricciola. Una richiesta, poi caduta nel vuoto, ma che per i mesi a seguire ha provocato un acceso dibattito politico e non solo. In quell’occasione si sono costituiti comitati contro lo sfruttamento geotermico in Valdera e le amministrazioni locali hanno richiesto alla Regione una maggior tutela attraverso lo strumento della zonazione, una mappatura delle aree più idonee a ricerche di questo tipo. I contributi arrivati da alcuni dei Comuni interessati dalla nuova richiesta si rifanno proprio a quell’esperienza.

"L’area in oggetto – si legge nella risposta di Capannoli – rientra fra le aree non idonee alla geotermia. Si chiede pertanto di escludere il Comune di Capannoli dall’area oggetto del permesso di ricerca e dal procedimento in esame". Un secco "no" a cui fa eco il Comune di Palaia che risponde in modo praticamente analogo. "Le attività proposte – risponde Peccioli – appaiono nella localizzazione ipotizzata incompatibili con il quadro generale della pianificazione comunale". Il motivo? Le aree individuate dalla società di Bolzano sono quelle in cui l’amministrazione guidata da Macelloni vuole sviluppare la produzione agroalimentare e i servizi ricettivi in vista di ampliamenti di percorsi naturalistici e dell’offerta turistica della pianura.