
L'agriturismo dove è morto il bambino di tre anni e mezzo
Peccioli (Pisa), 30 maggio 2022 - Una tragedia che lascia senza parole. A Montelopio, piccola frazione di Peccioli su una collina da dove si ammira la campagna circostante a trecentosessanta gradi, è una domenica di lutto. Le poche persone che incontriamo per strada non hanno voglia di parlare. Guardano attonite il passaggio delle auto dei carabinieri e delle ambulanze. Quando l’autofunebre, con la piccola bara con il corpo del piccolo Tilman attraversa il borgo, due anziani si alzano dalla soglia di casa in segno di rispetto per il bimbo morto a causa dell’emorragia causata dai tagli dei vetri di una damigiana. E’ il saluto commosso di una comunità scossa da una tragedia inspiegabile, accaduta nel silenzio della campagna toscana.
L’agriturismo Canale si raggiunge da una stradina sterrata che è il proseguimento della via principale di Montelopio, un mucchio di case accanto a una fattoria che un tempo dava lavoro a centinaia di contadini del posto. La zona è stata riqualificata da imprenditori che hanno aperto strutture ricettive con piscine. Una di queste è il podere Canale. Sei appartamenti immersi tra gli ulivi. Ed è qui che la giovane coppia arrivata dalla Germania aveva scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza con i due figli piccoli.
A metà pomeriggio, quando ancora i carabinieri sono impegnati nei rilievi e negli accertamenti della tragedia, il giovane padre e la giovane madre camminano fianco a fianco nel viale dell’agriturismo. Lei ha in braccio il figlioletto più piccolo, di appena due anni, mentre passa a fianco all’autofunebre con la bara che contiene il corpicino del figlio più grande, Tilman, di appena tre anni e mezzo. Poco dopo il carro funebre parte piano, varca il cancello e prosegue il viaggio verso il borgo e poi giù, in direzione di Peccioli e la pianura da dove ha raggiunto Pisa. Il magistrato di turno alla Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia sul corpo del piccolino straziato dai vetri di una damigiana rotta dallo stesso bimbo caduto dal lettino dopo aver scavalcato le sbarre.
Un incidente domestico. Una disgrazia. Non hanno dubbi i carabinieri della stazione di Peccioli e del nucleo radiomobile della compagnia di San Miniato che hanno effettuato rilievi e accertamenti accurati. La dinamica è chiara e straziante. Il bimbo era nel lettino con le sbarre quando, eludendo la sorveglianza del padre e della madre, si è alzato, ha scavalcato le sbarre ed è caduto sulla damigiana rompendola. I cocci di vetro l’hanno tagliato in parti vitali e non c’è stato niente da fare. I soccorritori del 118, il medico dell’automedica, e prima ancora gli stessi genitori e il personale dell’agriturismo, hanno provato in tutti i modi a tamponare le ferite per cercare di arrestare il flusso del sangue. Ma dopo oltre un’ora si sono dovuti arrendere. Anche la missione dell’elisoccorso Pegaso, allertato per poter trasferire il bibmo il più velocemente possibile in ospedale, è stata annullata.
Su Montelopio e sull’agriturismo Canale è sceso il silenzio, rotto solo dal pianto della mamma e del padre del piccolino. Una domenica di allegria e spensieratezza si è trasformata in un giorno di dolore atroce. Difficile trovare le parole per una tragedia simile. Di quelle che tolgono il fiato solo a pensarci.