Tragedia di Suviana, un mese dopo: "Tanti ci sono stati vicini nel dolore"

I ringraziamenti della famiglia del 37enne Alessandro D’Andrea, una delle sette vittime dell’incidente. Intanto proseguono le indagini della Procura per capire cosa successe il 9 aprile nella centrale di Bargi.

Un mese fa, insieme all’Italia, anche Forcoli piombò dentro l’ennesima grande tragedia sul lavoro. Successe nella centrale idroelettrica di Bargi nel comune di Camugnano, a quaranta metri di profondità, e precisamente alle alle 14 e 30 di un maledetto martedì, presisamente 9 aprile. Sette le vittime. Una forcolsese: il 37enne Alessandro D’Andrea.

Mentre la Procura di Bologna indaga tutto campo per capire cos’è successo, in ricordo di Alessandro, la famiglia D’Andrea unitamente alla compagna Sara e alla sua famiglia vogliono ringraziare tutte le persone che sono state loro vicine in un momento così difficile. "Nello specifico si vogliono ringraziare le amministrazioni comunali dei Comuni di Palaia, Masate e Bologna, ed in particolar modo il sindaco di Palaia – dicono i familiari di D’Andrea – per il supporto organizzativo e la vicinanza dimostrata, tutte le forze dell’ordine locali e di Milano, tutte le associazioni di volontariato tra cui la Misericordia di Forcoli, e le attività commerciali che hanno partecipato attivamente al lutto cittadino".

"Un sincero ringraziamento all’intera comunità, al paese di Forcoli e ai paesi limitrofi – aggiungono i familiari del tecnico impiegato alla Voith di Cinisello Balsamo – agli amici e ai colleghi di Alessandro, ai parenti ed ai familiari, ed a tutti coloro che si sono stretti intorno al nostro dolore. Grazie, l’unione di tutti ha reso Alessandro sicuramente fiero ed orgoglioso".

Alessandro è stato ricordato, insieme alle altre vittime, anche lontano da Forcoli. In un grande cerchio – come un unico abbraccio – si sono stretti i colleghi di Enel Green Power che si sono ritrovati nel giorno del meseversario alla centrale di Bargi. Don Augusto Modena, parroco di Camugnano, ha officiato la cerimonia in memoria di Adriano, Vincenzo, Paolo, Alessandro, Mario, Pavel e Vincenzo. I colleghi di Enel Green Power hanno deposto una corona di fiori vicino al luogo dell’incidente. Nei giorni scorsi, intanto, nell’ambito delle indagini, la Procura di Bologna ha affidato ai suoi consulenti tecnici i quesiti a cui dovranno rispondere per individuare le cause dell’esplosione della centrale idroelettrica.

"Come città continueremo a operare e camminare per ottenere verità e giustizia. Lo abbiamo fatto per tutte le stragi e gli incidenti della nostra storia, lo faremo anche per Suviana", ha detto – ad un mese dal dramma – il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Quella stessa verità e giustizia che chiede il Paese inyero, e anche la piccola Forcoli che ha pregato, sperato e pianto.

Carlo Baroni