Treni, il sogno della Volterra-Saline "Il progetto di riattivare la linea sta facendo breccia in Regione"

I due professori universitari Maggi e Antonelli: "Un elemento fondamentale per il rilancio del territorio"

È una richiesta che unisce le associazioni, i cittadini, i turisti e che adesso ha anche il supporto di importanti nomi accademici. Il sogno è che un giorno si possa tornare a prendere il treno per arrivare a Volterra e dal colle raggiungere il mare. Sono i professori Stefano Maggi, Università di Siena e Marco Antonelli, Università di Pisa, a scrivere il resoconto di quello che è stato fino ad ora. "L’ipotesi di costruire una nuova ferrovia da Saline a Volterra – scrivono in una lunga lettera – ha compiuto altri significativi passi in avanti negli ultimi mesi: a seguito, infatti, dello studio progettuale delle Università toscane (Firenze, Pisa e Siena) e degli incontri pubblici, sono giunti importanti riscontri da parte del mondo politico regionale, in modo trasversale da parte sia della maggioranza che delle opposizioni". Dapprima sono state le amministrazioni locali, poi il consiglio provinciale e infine la Regione.

"L’interrogazione del consigliere Andrea Pieroni – continuano – a riguardo delle intenzioni della Regione nel sostenere il progetto ha difatti trovato riscontro positivo da parte della giunta regionale, per mano dell’assessore alla mobilità Stefano Baccelli. Non si è trattata soltanto di una risposta di maniera, ma è stata seguita da un atto di fondamentale importanza dal punto di vista istituzionale: la riattivazione della linea è stata difatti inclusa nella lista delle priorità regionali, che è stata sottomessa al Ministero delle Infrastrutture, il quale si dovrà occupare di vagliare le varie proposte regionali. La linea da Saline a Volterra potrebbe godere di un percorso preferenziale, se venisse inserita nell’elenco delle linee di notevole rilevanza storico-turistica. Pur nell’ottica di costituire un asse viario di interesse non soltanto turistico ma anche locale, la sua costruzione potrebbe essere affrontata, in una prima fase, come la ricostruzione di una tratta storica, da inserire tra le linee convenzionali in una fase successiva". Un modo per rompere l’isolamento naturale in cui vive da sempre la città di Volterra investendo su infrastrutture che rispettano l’ambiente.

"Ci si augura – concludono – che si compiano ulteriori passi in avanti, nel solco di una programmazione che vede l’asse ferroviario come un elemento fondamentale per il rilancio e la connessione del territorio di tutta la Val di Cecina".