Montecatini Valdicecina (Pisa), 25 settembre 2024 – Che fine hanno fatto Sabine e Noah? E’ la domanda che un po’ tutti, dai vigili del fuoco ai tanti volontari impegnati nelle ricerche, si stanno facendo da ieri. Nonna e nipotino, 62 anni e 5 mesi, sono ancora dispersi. Travolti dalla furia dello Sterza in una notte di fine settembre, i loro corpi trascinati chissà dove.
Li stanno cercando tutti da ore. Squadre di terra, sommozzatori, fluviali, Tas, cinofili, droni e nucleo elicotteri. Potrebbero essere ovunque, anche a chilometri di distanza dal luogo in cui si trovavano insieme alla famiglia. Il padre e la madre di Noah, Alexander Wagner, 33 anni, e Mona Kingbauer, 37 anni, e il nonno materno Peter Kingbauer, 62 anni, alloggiavano da circa 10 giorni all’interno di un casolare in località La Gabella, comune di Montecatini Valdicecina, un pugno di anime a cavallo tra le province di Pisa e Livorno.
Sulla parte orientale della collina, quella che guarda il mare, la furia del temporale ha devastato i vigneti di Bolgheri e Castagneto. Su quella occidentale, che si affaccia su una gola scavata dal torrente Sterza, è capitata la tragedia.
Cosa è successo nella notte tra il 23 e 24 settembre
E’ successo tutto intorno alle ore 21,30. L'acqua del torrente Sterza ha iniziato a salire e in breve tempo il casolare di campagna, trasformato in casa-vacanze e affittato dalla famiglia tedesca, è stato invaso per oltre due metri e mezzo. La famiglia ha tentato di fuggire, ma è stata investita dalla piena. Padre e madre si sono salvati aggrappandosi ad una pianta, nonna e nipotino non ce l’hanno fatta. Nella notte della tragedia, al confine tra le province di Pisa e Livorno, in 6 ore su un fazzoletto di territorio di alcune decine di chilometri quadrati sono caduti fino a 226 millimetri di pioggia, un record storico secondo gli esperti di meteorologia.
Le ipotesi
Le ricerche di nonna e nipotino, inizialmente concentrate intorno al casolare, si stanno spostando verso l'alveo del corso d'acqua. Oltre alle squadre di ricerca da terra, compiute da un centinaio di persone tra vigili del fuoco e volontari della protezione civile, vengono impiegati anche unità cinofile, droni ed elicotteri per la perlustrazione dall'alto del territorio. In particolare i vigili del fuoco stanno operando con squadre di terra, personale dei nuclei sommozzatori, fluviali, Tas, cinofili, droni e nucleo elicotteri. Le ricerche aree, sospese per la notte, riprenderanno domattina, 26 settembre.
Il timore è che i corpi dei due dispersi, di cui uno potrebbe pesare verosimilmente appena 5-6 kg, possano essere finiti all’interno del torrente in piena. Il corso dello Sterza, dal luogo della tragedia, prosegue verso l’abitato di Casino di Terra e termina nel Cecina. Per questo, ieri, si è cercato anche all’interno del fiume fino alla foce.
Al momento, però, ci si concentra soprattutto su una zona a circa 500 metri dal casolare dove il torrente ha ammassato diversi detriti. L’ipotesi è che possano trovarsi da qualche parte lì sotto.
Verifiche alle strade
La provincia di Pisa avvierà le ispezioni tecniche delle tre strade interrotte perché coinvolte nell'alluvione: si tratta delle provinciali 18, 19 e 57 che interessano i comuni di Monteverdi Marittimo, Montecatini Val di Cecina e Guardistallo. "Solo dopo avere concluso le operazioni di ripulitura da fango e detriti e di bonifica - ha spiegato il presidente della provincia, Massimiliano Angori - si potrà vedere se le strade ora interrotte hanno subito eventuali danni statici che potrebbero richiedere procedure più lunghe per la loro riapertura. Attualmente le interruzioni costringono a percorsi stradali più lunghi ma nessuna frazione o centro abitato risulta isolato".
Stato di emergenza
Intanto il presidente della Toscana Eugenio Giani ha firmato lo stato di emergenza regionale e contestualmente ha inviato al governo la richiesta di stato emergenza nazionale per i comuni della Val di Cecina. Si tratta di San Vincenzo, Castagneto Carducci, Monteverdi Marittimo, Montecatini Val Di Cecina, Pomarance, Guardistallo, Sassetta. "Mi rivolgo anche al governo - ha detto Giani- per i fatti che hanno duramente colpito la Toscana anche nei comuni in provincia di Livorno e di Pisa, territori che hanno subito fortissimi danni e dove sono ancora disperse la nonna con il suo nipotino di 5 mesi”.
"Una vicenda terribile – prosegue Giani – a cui si aggiungono i danni a realtà importanti della nostra agricoltura e produzione. Penso all'allagamento dei campi da cui provengono vini come il Sassicaia e l'Ornellaia, i tre ponti crollati, i danni alla circolazione, le strade chiuse. Auspico che il Governo non rimanga sordo a quello che è il grido della Toscana che vuole reagire, superare questa alluvione trovando le condizioni per ripristinare la situazione".