POMARANCE-RIPARBELLAAcque contaminate nel torrente e veicoli abbandonati nella zona industriale. I carabinieri forestali hanno denunciato una persona e multate altre due – due uomini e una donna – dopo indagini che si sono protratte per diversi mesi. A Riparbella i militari del nucleo carabinieri forestali della locale stazione hanno denunciato la titolare di un’azienda agricola per inquinamento ambientale. La donna è ritenuta responsabile della contaminazione delle acque del torrente Fine nel comune di Santa Luce.
L’indagine, avviata a seguito di un episodio avvenuto il 16 novembre 2024, ha accertato "lo sversamento di acque contaminate provenienti da una cisterna aziendale nel corso d’acqua". Le analisi sono state effettuate da Arpat e hanno "confermato un aumento significativo della concentrazione di inquinanti attribuibile allo sversamento". "Questo intervento congiunto tra carabinieri forestali e Arpat – si legge in una nota divulgata ieri dal comando provinciale dei carabinieri di Pisa – sottolinea l’importanza della sinergia tra istituzioni per la tutela dell’ambiente e l’accertamento delle responsabilità in caso di inquinamento".
A Pomarance, invece, i carabinieri forestali della locale stazione hanno individuato i responsabili dell’abbandono di due veicoli nella zona industriale del paese. "L’abbandono di veicoli, oltre a deturpare il paesaggio, rappresenta un potenziale pericolo per l’ambiente e la salute pubblica", spiegano i carabinieri forestali. I responsabili sono stati denunciati con due multe ciascuna di 1666,66 euro ciascuna. Il 20 gennaio scorso è stato contestato l’abbandono di un autobus in un terreno della zona industriale di Pomarance e in data 23 gennaio 2025, a seguito di ulteriori controlli, è stato sanzionato l’intestatario di un autoveicolo abbandonato nella medesima area industriale, non consegnato a un centro di demolizione autorizzato.
"Questi interventi testimoniano l’impegno costante dei carabinieri forestali nel contrastare il fenomeno dell’abbandono di veicoli, ripristinando il decoro urbano e prevenendo potenziali danni ambientali – spiegano ancora i carabinieri del comando provinciale – L’intervento congiunto tra carabinieri forestali e Arpat nell’indagine per accertare l’inuinamento del torrente Fine sottolinea l’importanza della sinergia tra istituzioni per la tutela dell’ambiente e l’accertamento delle responsabilità in caso di inquinamento. Prevenzione, controllo e repressione degli illeciti ambientali contribuiscono a preservare la biodiversità, la salute pubblica e il patrimonio naturale del Paese. I Carabinieri Forestali invitano i cittadini a segnalare eventuali situazioni di degrado o illeciti ambientali, contribuendo attivamente alla salvaguardia del territorio".