GABRIELE NUTI
Cronaca

Tutelare la salute dei bambini?. Mangiare sano e rispettare l’ambiente

Se i prodotti a chilometro zero entrassero nelle mense scolastiche insieme all’educazione alimentare. CLASSE 5^ A SCUOLA PRIMARIA DI CAPANNE.

La classe 5^ A della scuola Primaria di Capanne

La classe 5^ A della scuola Primaria di Capanne

CAPANNE

Se i prodotti a chilometro zero entrassero nelle mense scolastiche insieme all’educazione alimentare. Il rapporto con il cibo alla nostra età non è sempre facile da affrontare. Siamo sommersi da innumerevoli pubblicità che promuovono ogni genere di junk food, e ovviamente ne siamo attratti, ben consapevoli però che questo cibo spazzatura può far male al nostro organismo e alla nostra crescita.

Non possiamo mangiare solo pizzette e panini, abbiamo bisogno di ingredienti sani e nutrienti per crescere bene. Se l’educazione alimentare entrasse sempre di più nelle nostre scuole, a partire dalla mensa scolastica ne trarremo tutti più benefici.

Molte volte ci stufiamo di mangiare sempre le stesse minestre, benché consapevoli dell’importanza di un piano alimentare vario e con il giusto apporto calorico. Abituare noi bambini sin da piccoli a mangiare sano significherebbe tutelare la nostra salute con un’alimentazione più sana e genuina.

I prodotti a filiera corta cambierebbero le nostre abitudini alimentari, inoltre confrontandoci in classe abbiamo scoperto che la maggior parte delle nostre famiglie predilige dirigersi dal piccolo commerciante piuttosto che acquistare dalla grande distribuzione.

Quando portiamo in tavola un prodotto di cui conosciamo la provenienza, ci siamo accorti che questo è certamente più gustoso, soprattutto se è stagionale e non coltivato in serra. Se è vero che noi bambini mangiamo con gli occhi, assaporare a mensa un piatto con prodotti genuini potrebbe essere per noi un’occasione per imparare ad instaurare sin da piccoli un buon rapporto con il cibo. Inoltre molte volte a malincuore ci rendiamo conto che tante cose non ci piacciono e molti piatti a mensa finiscono nel secchio della spazzatura.

Ci siamo soffermati su quest’ultimo dato e non ne siamo contenti, soprattutto perché noi a scuola siamo abituati finanche a raccogliere l’acqua che avanza sulle nostre tavole per annaffiare le piantine che coltiviamo in giardino. Insomma, se noi rappresentiamo il futuro diciamo a gran voce che vorremmo un mondo con meno plastica ed imballaggi e con meno inquinamento dovuto ai gas di scarico dei furgoni che trasportano cibo.

Vorremmo un mondo in grado di darci l’opportunità del cambiamento partendo dalla scuola, che rappresenta più di ogni altro luogo il nostro "posto sicuro" dove trascorriamo molte ore delle nostre giornate e delle nostre settimane.