
Un capannone nell’area agricola: "Grande come Ikea. Stop cemento"
"Basta cemento, una nuova lottizzazione cancellerà un’area agricola ai confini con Fornacette". È la protesta di Legambiente Valdera contro il progetto di costruire un capannone nella zona del Chiesino, a sud della Tosco Romagnola nel Comune di Pontedera, vicino al distributore di benzina. "Dopo la pesante lottizzazione del Chiesino sulla riva dello Scolmatore, e mentre attendiamo di capire quanto cemento si potrebbe riversare nell’area della tenuta Isabella dopo la disponibilità ad ospitare parte della base militare interforze – dicono – siamo venuti a conoscenza con il nostro Osservatorio sulle politiche urbanistiche, di un’altra lottizzazione che interesserà la zona del Chiesino".
"Non ci possiamo credere – è lo stupore che emerge da Legambiente Valdera –. Questa amministrazione, non solo smentisce quanto era nel programma del sindaco e delle forze che lo hanno sostenuto, ma non tiene conto di nessuna istanza che arriva da più parti riguardo alla lotta alla crisi climatica o almeno alla mitigazione degli effetti attraverso una gestione corretta del territorio". "Si stanno prendendo – aggiungono dall’associazione – una bella responsabilità verso le future generazioni".
È un ‘no’ forte e chiaro a questa operazione. "Quattro ettari di cemento – dice il direttivo di Legambiente – cancelleranno una grande superficie agricola, area cuscinetto fra le espansioni urbane di Pontedera e di Fornacette, per realizzare un gigantesco capannone, grande come l’Ikea di Pisa. In un’area in cui, in un kilometro di raggio, sono presenti ben 22 capannoni inutilizzati fra Calcinaia, Fornacette e Pontedera. Ci dispiace che la maggioranza che governa Pontedera, in fine legislatura si stia impegnando in nuove e dannose cementificazioni che rispondono solo a logiche di profitto privato, e che danneggeranno abitanti, commercianti, lavoratori e utenti di servizi pubblici che giornalmente raggiungono Pontedera".
Ed infine. "Chiediamo – conclude nel suo comunicato Legambiente – che questa lottizzazione, insieme all’altra sulla riva dello Scolmatore, venga annullata e che tutte le decisioni sulle trasformazioni o meglio ancora, sulla tutela del territorio, vengano riportate all’interno del Piano Operativo Comunale, come ha indicato anche la Regione Toscana".