
Un sogno finito all’asta Futuro sempre più incerto per la struttura turistica
di Giuseppe Pino
La residenza turistica Corte d’Aquis di Casciana Terme non trova pace e soprattutto non trova acquirenti. Svanita in poco tempo l’ipotesi di acquisizione, a un passo dal diventare realtà poco meno di due anni fa ad opera del gruppo Rossetti, società internazionale che si occupa di sicurezza e vigilanza, la struttura tornerà di nuovo all’asta a metà maggio dopo il tentativo andato a vuoto nei giorni scorsi. L’imponente struttura, cinquantadue alloggi, tutti dotati di servizi e comfort, una grande sala ristorante e una piscina, per una capienza complessiva che si avvicina alle cento unità, completata, ma mai inaugurata, era rimasta coinvolta nel fallimento della società Aquiter, l’impresa che si era occupata della sua costruzione. Il gruppo Rossetti a maggio del 2021 si era aggiudicato in un primo tempo la residenza turistica, che sorge proprio alle spalle del Grand Hotel San Marco, altra struttura prima fallita e poi acquisita da una società campana, ma mai tornata in attività, per 780mila euro.
Successivamente aveva però rinunciato a formalizzare l’acquisto, rinunciando di conseguenza alla caparra di circa 90mila euro, già versata come cauzione perché non aveva poi creduto nel rientro dell’investimento complessivo di circa 2milioni che avrebbe dovuto sostenere per avviare l’attività della struttura turistica. Situazione analoga si era già verificata all’epoca della costruzione della Corte d’Aquis, commissionata alla Aquiter da una compagnia inglese, compagnia che si era poi tirata indietro poco prima della firma sul contratto di acquisto provocando di fatto il fallimento dell’azienda costruttrice. Possiamo immaginare la delusione del sindaco della città termale e dell’intero comparto economico termale, la difficoltà di reperire sul mercato investitori interessati e disposti a credere nel futuro di Casciana Terme è un segnale fortemente negativo.
Soprattutto in questa fase, quando cioè il Comune di Casciana Terme - Lari, al termine del percorso di liquidazione della società immobiliare intrapreso con la Regione Toscana, si troverà ad essere l’unico proprietario della Bagni di Casciana, la società che si occupa della gestione dello stabilimento termale e dovrà reperire sul mercato un partner privato in grado e disposto ad investire nell’attività delle Terme.