Un terzo dei consiglieri si è dimesso. Tesi: "Ne vedremo ancora delle belle"

Minoranze falcidiate da abbandoni e liti. Mentre in maggioranza Moretti e Marino restano “solo“ assessori

Un terzo dei consiglieri si è dimesso. Tesi: "Ne vedremo ancora delle belle"

Foto di gruppo del consiglio comunale e della giunta di Montopoli al termine della seduta di insediamento dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi

MONTOPOLI

Un terzo dei sedici eletti a giugno non fa più parte del consiglio comunale di Montopoli. Silvia Squarcini, candidata sindaca e Cristiano Bertagni della minoranza Per un’altra Montopoli si sono dimessi prima della seduta di insediamento. Michael Cantarella, candidato sindaco della lista civica Idee in Comune, ha abbandonato l’aula per un "grosso cambiamento di prospettiva lavorativa". Al suo posto entra Vanessa Divito. Si sono dimessi da consiglieri comunali, ma rimangono in giunta come assessori esterni, Paolo Moretti e Andrea Marino. Al loro posto, come comunicato dal capogruppo Marco Bonciolini, entrano Gabriella Tessieri e Lorenzo Storti. Bonciolini parla di "scelta che va nelle linea dell’inclusione e nell’indirizzo della maggiore partecipazione possibile al governo della cosa pubblica" e di "opposizione è vacante dopo le dimissioni di due candidati alla carica di sindaco". Quello che è successo in questi due mesi e mezzo a Palazzo Martellini, la sede del Comune di Montopoli, non ha precedenti. Idee in Comune prosegue con Vanessa Divito "nella continuità di un progetto con un gruppo alle spalle che vede il consolidarsi della associazione che, col suo consiglio di coordinamento e il presidente Roberta Salvadori faranno da supporto e spalla ai lavori che attendono le minoranze". Ed è di ieri un duro comunicato del consigliere di Fratelli d’Italia Massimo Tesi che si toglie più di un sassolino dalle scarpe. Parla della candidatura a sindaca di Silvia Squarcini come "scelta obbligata di seconda mano che si è rivelata più inadeguata del previsto". "Discorso diverso meritano le dimissioni di Cantarella – ancora Tesi – Ma davvero qualcuno della maggioranza crede che la sua lista Idee in Comune sia di minoranza? Infarcita di renziani, socialisti, ex assessori di sinistra ed amici di Gabbanini, che guarda caso è il nuovo assessore alla cultura. Non accetto lezioni di morale da parte di tutto il sottobosco del Pd. Sicuramente i partiti di destra hanno le loro responsabilità, me compreso. Invito tutti i colleghi eletti a guardare ai problemi in casa loro perché i giochi non sono ancora fatti e ne vedremo di belle".

g.n.