
Un gesto di grande fratellanza è arrivato a Carlo Barsotti dal mondo ultrà. Carlo, 60 anni compiuti a gennaio, è uno degli storici fondatori della tifoseria organizzata del Pontedera e nel corso degli anni, anche per il suo carattere aperto e simpatico, ha stretto amicizie che poi sono andate oltre al mero aspetto sportivo. Così l’altro giorno, nella struttura di Casciana Terme dove sta svolgendo la prima fase di recupero dopo la bruttissima caduta del 5 maggio scorso, ha ricevuto la visita di quattro ultras del tifo organizzato de L’Aquila calcio, club con il quale il Pontedera aveva stretto un gemellaggio già dal 1994. Il quartetto, che si è sobbarcato un viaggio di quasi 800 chilometri, ha omaggiato Carlo con una targa (e un grande striscione appeso fuori dalla struttura cascianese) per ringraziarlo di quanto ha fatto per la tifoseria e la città aquilana.
Ed è stato lo stesso Barsotti a sottolineare il valore della visita: "Questa è una storia di fratellanza secondo la mentalità ultras, una storia di vera solidarietà come succede nel mondo del tifo organizzato. E’ un rapporto di amicizia vera e fraterna che dura dal 1994, anno in cui mi recai al Cto di Firenze a far visita ad un tifoso aquilano feritosi gravemente in un incidente (ci fu anche un morto, ndr) mentre veniva a vedere la sua squadra giocare a Pontedera, mentre nel 2008 sono stato a capo di una delegazione di ultras pontederesi nella raccolta di denaro dopo il devastante terremoto. E la visita di questi ultras de L’Aquila è un esempio da portare per tutte le tifoserie".