"Una cartografia sul sistema fognario"

Iniziate le ricognizioni sul sistema fognario a Santa Croce per risolvere i problemi di drenaggio. Partecipano vari enti e si prevedono ulteriori ispezioni. Obiettivo: definire uno studio idrogeologico complessivo.

"Una cartografia sul sistema fognario"

Iniziate le ricognizioni sul sistema fognario a Santa Croce per risolvere i problemi di drenaggio. Partecipano vari enti e si prevedono ulteriori ispezioni. Obiettivo: definire uno studio idrogeologico complessivo.

Iniziate le ricognizioni sul sistema fognario e sul drenaggio delle acque meteoriche a Santa Croce. Il primo appuntamento in parte si è svolto in municipio, carte alla mano, in parte sul campo, per cercare di capire cosa non funziona nel sistema. Vi hanno partecipato tutti soggetti coinvolti: il consorzio Aquarno spa, Acque spa, il consorzio di bonifica Basso Valdarno 4, i tecnici del comune. "Ho riscontrato - dice l’assessore all’ambiente Sonia Boldrini - da parte di tutti la buona volontà di cercare di risolvere i problemi. Siamo partiti da via Pacinotti e da via di Pelle all’altezza dello Stadio dove vi è uno dei punti critici del sistema. Ma questa è solo la prima tappa, intanto però è emerso che probabilmente negli anni si sono sedimentati vari interventi, e ora forse sarebbe opportuna in via preliminare una ricognizione cartografica per avere un unico documento dove è riportato in modo integrato tutto il tracciato del sistema di drenaggio: quello del comune, quello misto di Acque spa e quello industriale di Aquarno".

"Dalle prime ispezioni sul sistema, durante il sopralluogo comunque abbiamo visto le fognature della zona che al momento non hanno presentato particolari criticità. Questo ovviamente – spiega Boldrini - è un bene per alcuni aspetti, ma complica un po’ “l’enigma” perché quindi ora è necessario continuare i sopralluoghi e le ispezioni. Il 2 ottobre infatti saremo nuovamente impegnati in un nuovo sopralluogo. Sarà comunque necessario un lavoro lungo e complesso, per capire cosa possiamo fare nell’immediato per tamponare al meglio la situazione". "Contemporaneamente – conclude – è importante mettere in atto tutte le soluzioni per fronteggiare l’emergenza, mentre l’obiettivo finale è arrivare alla definizione di uno studio idrogeologico complessivo".