Pontedera(Pisa), 1 giugno 2020 - Non sarà la vittoria della Coppa del mondo, ma per Letizia Minuti, 25enne di Pontedera, essere riuscita a comprare una sella su misura è stato davvero un grande successo. Una vittoria sociale prima di tutto perché questa sella speciale è frutto di una commovente gara di solidarietà iniziata un anno fa dalle colonne di questo giornale. Letizia infatti all’età di 9 anni è rimasta vittima di un’emorragia cerebrale che l’ha privata della parte destra del corpo. Da quel giorno tante cose sono cambiate, nella sua vita e in quella della sua famiglia. Sua madre Dorella ha dovuto lasciare il lavoro per starle vicino. Sono iniziati corsi riabilitativi in piscina prima e poi, nel 2012, è iniziato il percorso di ippoterapia al centro ippico Le Sbarre di Ponsacco che le ha permesso di conoscere ed innamorarsi dei cavalli. Prima le gare con Tessa, poi con Coriandolo, con il quale si è creato un rapporto di fiducia e rispetto invidiabile che le ha portato grandi soddisfazioni. Oggi Letizia è due volte campionessa italiana di paradressage, ma per continuare a gareggiare e inseguire il suo sogno aveva bisogno di una sella nuova, adatta alle sue caratteristiche fisiche. Dalla Valdera è partita dunque una vera e propria gara di solidarietà che si è estesa presto in tutta Italia. Si è così arrivati a raccogliere sia materiale per gareggiare sia una somma per l’acquisto di questa costosa, ma indispensabile, sella. "Siamo davvero contente, entusiaste, ringraziamo di cuore tutte le persone che ci hanno permesso di arrivare a questo risultato", le parole emozionate di Dorella Donati, madre di Letizia. "L’acquisto di questa sella permetterà a Letizia di continuare a camminare nel suo sogno – le parole di Linda Vanni, la sua istruttrice del centro ippico Le Sbarre che ha curato l’acquisto e tutte le modifiche che sono state fatte alla sella –. Questa sella ha una seduta più solida, più profonda, Letizia sarà più al sicuro, è cucita bene ed è molto morbida oltre ad avere appoggi sicuri e modificabili. Dove potrà arrivare Letizia non si può dire, quel che è certo è che ora ci impegneremo ancora di più affinché continui a crescere e sognare. Un giorno potremo aspirare a fare gare internazionali, ma procederemo per gradi, nel rispetto della patologia di Letizia e senza coltivare false speranze. Anche io mi associo al ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso alla nostra campionessa di continuare a correre in sicurezza". © RIPRODUZIONE RISERVATA
CronacaUna sella "speciale" per cavalcare un sogno