LUCA BONGIANNI
Cronaca

"Un’edizione del palio da ricordare"

Il bilancio della corsa di Buti. Il presidente Vasta: "Sicurezza impeccabile". La sindaca Buti: "Tanta gente"

Il palio 2025 è stato vinto San Francesco. Sono stati circa 3mila gli spettatori

Il palio 2025 è stato vinto San Francesco. Sono stati circa 3mila gli spettatori

PONTEDERA

Spalti gremiti, tante sciarpe colorate e molti turisti arrivati da fuori regione. Perché il Palio di Buti, il primo del 2025 del panorama nazionale, non è solo rivalità tra le contrade ma è anche uno spettacolo che continua a richiamare spettatori da ogni dove. Circa 3.000 gli spettatori presenti domenica scorsa a Buti per assistere al Palio delle Contrade che ha visto trionfare per la decima volta la contrada giallonera di San Francesco con l’esperto Gavino Sanna su Beniamino.

"Siamo contenti, ci hanno fatto tutti i complimenti per l’organizzazione – dice Samuele Vasta, presidente dell’associazione Palio delle Contrade – dopo il grande impegno messo negli ultimi mesi, il risultato è stato ottimo. Avevamo migliorato il percorso dal punto di vista della sicurezza, era impeccabile. Siamo contenti anche del risultato ottenuto alla sfilata storica della mattina, c’era tantissima gente". Felice anche il primo cittadino butese. "Sotto un cielo appena coperto, ma con un clima perfetto per il Palio di Buti è stata una bella edizione 2025 – dice la sindaca Arianna Buti, che ha rivolto i complimenti a tutti, dagli organizzatori al mossiere, dai rappresentati delle forze dell’ordine alle singole contrade fino alla Misericordia di Buti e a tutti i butesi per la pazienza e dedizione –. Un’edizione da ricordare quella 2025 per l’immensità di persone che hanno invaso Buti in questi dieci giorni di eventi legati al Palio. Dai prossimi giorni penseremo all’edizione 2026". Stregato dal palio anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, presente all’evento.

"Il Palio di Buti è davvero un’esperienza unica, una giornata indimenticabile – dice Mazzeo –. Inizia con il profumo della trippa a colazione, segue con la benedizione di fantini e cavalli, e culmina, al calar del sole, con la tanto attesa finale. È una festa che non è solo una tradizione, ma una celebrazione di storia, passione e dedizione, capace di far battere i cuori di chiunque vi partecipi. Vedere l’impegno e l’amore incondizionati dei butesi per questa straordinaria tradizione è qualcosa che tocca profondamente, una bellissima esempio di una comunità che ama il proprio territorio e lo valorizza".

l.b.