Pontedera (Pisa), 7 gennaio 2025 - "La dirigenza della Piaggio ha comunicato in questi giorni ai sindacati l'apertura della cassa integrazione fino al 31 gennaio per oltre mille lavoratori. Si riparte, dopo più di due mesi di fermo, sempre in cassa integrazione, con una notevole perdita di salario che si va ad aggiungere all'inflazione che già falcidia gli stipendi dei lavoratori fermi da 30 anni". Lo denuncia il sindacato Usb commentando le recenti comunicazioni dell'azienda motoristica di Pontedera che hanno diviso il fronte sindacale, con Cgil e Ugl che hanno espresso preoccupazione e la sola Uilm su posizioni più concilianti.
"Siamo di fronte - aggiunge l'Usb - a una dirigenza che non fa niente per tutelare il salario dei lavoratori che come al solito non dà risposte e non prova neanche a programmare una produzione diversa da quella che ormai porta avanti da anni con mesi interi di fermo e mesi di altissima produzione ed entrata di contratti a termine. Mesi in cui le linee vengono saturate al massimo, nei quali si richiedono straordinari e in cui i dipendenti lavorano in condizioni dove la salute e la sicurezza vengono meno". Da qui la richiesta del sindacato di base di "un piano di programmazione annuale diverso che tuteli i diritti e la dignità dei lavoratori tutti fissi e a termine: l'azienda fa utili ma usa sistematicamente soldi pubblici nei mesi di fermo con un ricorso sistematico alla Cig, crediamo quindi che si debba prima di tutto tutelare il salario rimodulando la produzione".