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Valdera, cambiamento climatico. Acqua: dall’eccesso alla carenza

Chi è il vero responsabile dei disastri naturali? Ecco il nostro approfondimento. CLASSE 3^ E SECONDARIA DI PRIMO GRADO NICCOLINI DI PONSACCO .

Con "cambiamento climatico" si intende quell’insieme di modifiche a lungo termine delle temperature e degli eventi meteorologici, causati dall’aumento dei gas rilasciati nell’atmosfera contenenti anidride carbonica, ossido di azoto e metano.

Questi ultimi contribuiscono all’effetto serra e sono prodotti principalmente dall’uomo e dalle sue attività: l’uso di combustibili fossili per la produzione di energia, il disboscamento, l’agricoltura intensiva, l’industria, l’estrazione e la lavorazione del petrolio e gas.

Secondo le leggi fisiche fondamentali, questo aumento globale della temperatura influirà sulle precipitazioni, che potrebbero aumentare in alcune regioni e diminuire in altre. La maggior parte dei dati climatici mostra che le precipitazioni diventeranno più intense e più frequenti in tutte le regioni mondiali ad eccezione delle aree subtropicali.

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) spiega che la direttiva europea sulle alluvioni richiede di introdurre nei piani di gestione del rischio misure per migliorare la risposta all’emergenza, come sistemi di allerta e allagamenti controllati. L’ allerta può variare da gialla, arancione a rossa ma solitamente il colore va in base alla quantità di precipitazioni e al livello delle acque dei fiumi.

Le alluvioni hanno caratteristiche molto diverse e sono direttamente correlate al grado di pericolosità: le aree a rischio possono inondarsi in tempi brevissimi oppure in maniera graduale, possono coprire aree più o meno estese.

Per prevedere questi eventi il Comune ha ideato un sistema di allerta con cui il giorno precedente viene comunicato quale allerta meteo è prevista per il giorno seguente; tuttavia, le "bombe d’acqua" improvvise sono difficili da prevedere.

A Ponsacco ci sono state diverse alluvioni, più o meno importanti, tra cui quella del 1966 (la più drammatica), quella del 1994, quella del 2014 e l’ultima avvenuta il 2 novembre dello scorso anno. L’alluvione del 1966 causò vittime e danni enormi in mezza Toscana. Due delle persone decedute vivevano in provincia di Pisa.

Danni ingentissimi anche dagli eventi del 1994 e del 2014. In quest’ultimo evento ci fu la rottura dell’argine dell’Era alle porte di Ponsacco. Finirono sott’acqua abitazioni, aziende, strade. L’intervento di ripristino dell’argine non fu facile anche perché l’intera zona era completamente allagata e per raggiungere la falla i tecnici e gli operai del Consorzio di Bonifica Valdera dovettero costruire una sorta di strada rialzata per circa 800 metri.