Valdicecina ancora sott’acqua. Senza tregua da un mese. Danni, crolli e strade chiuse

Giani (Regione): “Il fiume Cecina ha raggiunto una portata mai vista”. La viabilità di nuovo in ginocchio. Ponti interdetti a Montescudaio, Ponteginori e Guardistallo

Uno dei crolli per la furia dell’acqua

Uno dei crolli per la furia dell’acqua

Valdicecina (Pisa), 18 ottobre 2024 – Oltre undici metri. Il fiume Cecina, impazzito dal violentissimo nubifragio, ha valicato la soglia del secondo livello di guardia ieri, nella zona vicina alla foce con il mare. E’ la fotografia, l’ennesimo e devaastante fotogramma che arriva da una Valdicecina colpita nuovamente al cuore. Con famiglie isolate nella zona di Volterra al km 1+450 della provinciale 15, dove è ceduta la scarpata di valle, l’unica via di accesso ai nuclei familiari che vivono nella zona. A riguardo, la Provincia di Pisa è al lavoro per liberare la strada.

Il grande fiume che attraversa la Valle ha raggiunto, ieri, una portata di acqua di 2900 metri cubi al secondo. Ed è devastazione. La Valle si ritrova ancora a soccombere sotto il tallone funesto del maltempo e sotto la furia dei suoi corsi d’acqua. “Una portata d’acqua mai registrata - scrive il presidente della Regione Eugenio Giani, Da località La Verde Oasi sino a Cecina, il fiume ha straripato nei campi, allagando strade come la Ss 68, dirompendo nei terreni agricoli diventati lande “marine”, distruggendo. Sì, perché la forza dell’acqua, con tre corsi in piena, il Cecina, lo Sterza (il torrente maledetto che provocò la tragedia del 23 settembre scorso, ndr) e il Trossa, ha praticamente calcificato i segni di un’alluvione che non concede tregue da un mese.

La viabilità è nuovamente in ginocchio ed ecco lo stato dell’arte disegnato dalla provincia di Pisa: Sp 16 del Monte Volterrano, al km 5,5 a circa 1 km da innesto sulla SS 68, chiusa per frana di monte e minaccia di terreno instabile per volume importante. Sono chiusi i ponti sul Cecina della Sp 29 (Montescudaio), Sp 19 (Ponteginori) e Sp 18, a Guardistallo, in via precauzionale. L’onda di piena ha investito gli impalacati delle infrastrutture, per cui prima della riapertura occorrerà verificare le loro condizioni.

I danni del torrente Sterza: le Sp 18 e 19 sono chiuse per esondazione in più punti, in attesa che l’acqua rientri nell’alveo e si verifichino le condizioni delle infrastrutture. Il ponte verso località Faltona è stato quasi mangiato dalla violenza del torrente. Tra Canneto e Casino di Terra, la Sp 20 del Lodano ha una frana di km 3 circa (possibile il passaggio ad ora) e sulla 20-Dir, vicino al confine con la Provincia di Grosseto in corrispondenza del ponte e è a rischio la apertura.

La conta funesta continua: chiusa la Sp 47 di Micciano a Pomarance al km 17+500 per esondazione del Cecina. Frane a Volterra, lungo la Ss 68 direzione Colle Val d’Elsa. Critica la situazione anche lungo la Sp 329 del Passo Bocca di Valle km 33+900 e 34+100, in cui peggiorata la situazione della frana sotto Serrazzano, nel Comune di Pomarance, già monitorata dall’ente provinciale ed è aumentata, dunque, l’entità del danno.