CARLO BARONI
Cronaca

Tentò di uccidere la ex in strada. Processo con abbreviato: Valerio Spinelli parlerà in aula

Il giudice ha rigettato la richiesta di condizionare il rito alla perizia Il bagnino di Livorno, ancora detenuto, però renderà dichiarazioni

L’imputato venne arrestato alla stazione di Pontederaration

Pontedera, 26 giugno 2024 – Niente rito abbreviato condizionato alla perizia sulla capacità d’intendere e volere al momento del fatto. L’ha disposto il giudice. A questa possibilità si era opposto il pubblico ministero Fabio Pelosi e, alla posizione della pubblica accusa si era associato anche l’avvocato di parte civile che tutela la vittima. Quello a carico di Valerio Spinelli, 47 anni, il bagnino di Livorno accusato di aver tentato di uccidere, a Pontedera, la donna con la quale aveva avuto una frequentazione, Rosanna Calistro, sarà un processo comunque allo stato degli atti, ma condizionato invece alle spontanee dichiarazioni dell’imputato o alla sua sottoposizione ad un interrogatorio.

La scelta, fra queste due possibilità, Spinelli la farà insieme ai suoi difensori alla prossima udienza fissata per il 30 settembre. Ieri il duello in aula è stato – abbiamo appreso –, sulla richiesta delle difesa di introdurre e condizionare il rito alla perizia. L’aggressione avvenne il 14 ottobre scorso, poco dopo le 11 in via De Nicola a Pontedera. Rosanna trovò sotto casa sua Spinelli con cui da qualche settimana aveva interrotto i rapporti. Perché quando le cose fra loro avevano iniziato a non andare bene e lui – secondo quanto ricostruito – aveva già alzato pesantemente le mani.

Delle criticità seguite a quell’addio, Rosanna ne aveva parlato anche con i carabinieri, ma non aveva voluto denunciarlo, sosteneva di non sentirsi in pericolo, forse credeva di poterlo gestire. Invece lui cercò di ucciderla con una coltellata, lasciandola in un lago di sangue. Con gli ultimi fili di voce Rosanna chiese aiuto: "Chiamate mia mamma, muoio", furono le sue parole alle persone attonite, che si riunirono davanti a lei. I primi soccorsi arrivarono dai vicini e in particolare da una volontaria della Croce Rossa che si trovava in un negozio vicino al punto dell’aggressione: riuscì a tamponare la ferita in modo tale da far guadagnare a Rosanna attimi decisivi affinché potesse arrivare viva sul tavolo operatorio.

Mentre Rosanna veniva operata al "Lotti", era partita la caccia a Spinelli – sul quale si era concentrata l’attenzione di polizia e carabinieri – che fu arrestato alla stazione dal tenente colonnello dell’Arma Carmine Gesualdo e da un suo collaboratore: in tasca, il 47enne bagnino, aveva ancora il coltello insanguinato. Spinelli stava cercando di prendere il treno per tornare a Livorno.

Carlo Baroni