Vendemmia, rush finale. Le prime previsioni: "Un’annata in recupero"

L’analisi di Coldiretti: una ripresa a doppia cifra dopo il difficile 2023 "Le miti temperature primaverili hanno evitato il rischio di gelate".

Vendemmia, rush finale. Le prime previsioni: "Un’annata in recupero"

La vendemmia 2024 potrebbe essere con il sorriso

Quest’anno, nonostante la primavera molto piovosa, il meteo è stato più clemente e l’uva che si sta raccogliendo in questi giorni – l’ultima :– è buona sia sotto il profilo quantitativo, che qualitativo. Il grosso è stato raccolto e le previsioni sono molto buone. E’ stata una lunga stagione, vissuta in apnea, per i viticoltori – questa, sia Valdera, che Valdarno e Valdicecina, è una terra fortemente vocata al vino – che devono ancora riprendersi dalla disastrosa vendemmia dello scorso anno flagellata dai violenti attacchi della peronospora che ne avevano condizionato pesantemente l’andamento.

Il quadro, imvece, è positivo.. La raccolta, appunto è alle battute finali, e lascia presagire un recupero a doppia cifra (+30%) e una buona qualità secondo il 57,4% dei produttori intervistati dal Centro Studi Divulga mentre per il 18,9% sarà addirittura ottima. Gli elementi per una prima realistica stima ci sono ora tutti. A dirlo è Vigneto Toscana, l’associazione dei viticoltori di Coldiretti, sulla base dell’analisi delle previsioni di Assoenologi, Unione Italiana Vini e Ismea e la collaborazione del Masaf.

Dopo un autunno molto piovoso, la stagione viticola è iniziata ad aprile, con un germogliamento in linea con l’anno precedente, lievemente anticipato in alcune zone. – si legge nel rapporto di Assoenologi, Unione Italiana Vini e Ismea -. Le temperature primaverili miti hanno evitato il rischio di gelate, permettendo una crescita rapida delle piante e anticipando le fasi fenologiche della vite, evidenziando una buona fertilità. I mesi di maggio e giugno sono stati segnati da frequenti piogge, che hanno reso necessari numerosi interventi per proteggere le colture dalle malattie fungine, con un’attenzione particolare alla Peronospora, che però non ha avuto un impatto significativo. Le piogge hanno anche aiutato a creare riserve idriche. Dalla seconda settimana di luglio, il clima è cambiato drasticamente, con un periodo di caldo intenso e assenza di piogge, che ha accelerato la crescita dei grappoli e l’inizio dei processi di agostamento e invaiatura.

Le prime vendemmie delle varietà bianche precoci sono iniziate già nella seconda metà di agosto, mentre le varietà rosse come Pinot Nero, Merlot e Syrah sono state raccolte ad inizio settembre. Dalla seconda metà di settembre si è iniziato a vendemmiare anche il Sangiovese. Il clima è una spada di Damocle che pende sulla viticoltura - e su tutta l’agricoltura. da qui l’impegno di Coldiretti Toscana per investire in scienza e ricerca applicata, ed in particolare sulle Tecniche di Evoluzione Assistita , la cosiddetta genetica green– selezione di nuove varietà vegetali più resilienti, più capaci quindi di adattarsi ad un nuovo scenario climatico e più sostenibili.

C. B.