
Il racconto della vittima ai giudici. Alla prossima udienza l’esame dell’imputato. I fatti avvenuti a dicembre. Il giovane fu individuato e arrestato dai carabinieri.
È iniziato il processo a carico di un 25enne marocchino, accusato di violenza sessuale. Un fatto avvenuto nel centro città, in piena notte e in prossimità di piazza Trieste. In aula, davanti al collegio di Pisa, la presunta parte offesa – nell’udienza di lunedì scorso – da quanto abbiamo appreso ha ripercorso gli accadimenti di quella sera, i ricordi di quel 7 dicembre scorso, mentre rincasava a piedi. Alla prossima udienza, a giugno, sarà invece sentito l’imputato – il giovane si è sempre difeso respingendo le accuse – che è difeso dall’avvocato Gabriele Dell’Unto. A quel punto, se l’istruttoria sarà completamente terminata, il processo sarà discusso.
La ricostruzione. La 24enne era appena uscita da un pub e si stava, appunto, dirigendo verso casa. Un ragazzo, coetaneo – secondo quanto emerso poco che la giovane ha denunciato il fatto – l’avvicinò offrendosi di accompagnarla, ma in realtà aveva ben altri progetti. Era una scusa: secondo l’imputazione con il quale il giovane è a finito processo per violenza sessuale costrinse la ragazza ad appartarsi contro la sua volontà: poi approfittando di una caduta a terra della giovane le usò violenza sessuale, nonostante lei lo pregasse di smetterla. Un reato, che la procura contesta con l’aggravante di averlo commesso approfittando di circostanze di luogo e di tempo tali da ostacolare la pubblica e la privata difesa per la zona buia e appartata, e in piena notte.
La 24enne, liberatasi dalla presa, tornò a casa, e il giorno dopo sporse denuncia contro ignoti ai carabinieri che avviarono subito indagini approfondite. Un passaggio fondamentale per individuare il 26 enne straniero – venne spiegato dopo l’arresto – fu l’accurata analisi dei filmati registrati dall’impianto di videosorveglianza comunale. Una volta messi insieme tutti gli elementi scattò il blitz per la ricerca del soggetto, in esecuzione del provvedimento di custodia cautelare in carcere, nel frattempo, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pisa. Con decreto di giudizio immediato – agli atti referti medici, immagini delle telecamere e dichiarazioni della persona offesa – il 26enne è stato mandato a processo e alla prossima udienza spiegherà la sua versione.
C. B.