"Vita Nova", esperienza già finita. Guazzini costituisce il gruppo misto

La consigliera annuncia: "Sarò del tutto libera da condizionamenti di partiti"

"Vita Nova", esperienza già finita. Guazzini costituisce il gruppo misto

Manola Guazzini ha dichiarato finita l’eserienza di «Vita Nova» e ha formato in consiglio comunale il gruppo misto

Vita Nova resta senza rappresnetante in consiglio comunale. Manola Guazzini è entrata e si è costituita come gruppo misto. Scelta politica carica di significati. Perchè? "In questi mesi è venuta meno l’esperienza di Vita Nova, per la disgregazione di varie sue componenti: anziché formare un gruppo di Vita Nova, che farebbe riferimento ad un’aggregazione che di fatto non esiste più, abbiamo deciso di formare il “Gruppo Misto” – spiega –. Questa scelta è stata

condivisa con coloro che hanno confermato l’intenzione di continuare su questa strada".

"Qualcuno forse non ci crederà, ma ho anche riflettuto seriamente sulla possibilità di rifiutare la surroga – sottolinea Guazzini –. Ma alla fine ho deciso di accettarla per rispetto delle oltre 350 persone che hanno fatto di me la candidata più votata individualmente alle scorse elezioni. E sono sicura che si tratti di persone, di orientamenti generali anche diversi, ma che mi chiedono continuità sull’impostazione, sui temi e sui modi del mio lavoro di consigliera di opposizione nello scorso mandato amministrativo e che, grazie al supporto di coloro che hanno condiviso la mia scelta, avrò la possibilità di rafforzare".

Poi le linee guida. "Non sono animata da nessun personalismo: sono pronta a cercare tutte le convergenze e le collaborazioni possibili sui temi che verranno affrontati in questo consiglio comunale, e non farò mancare neanche alla maggioranza il mio contributo di proposta e di miglioramento – conclude –. Ma sarò del tutto libera da condizionamenti di partiti e organizzazioni politiche, e l’area in cui mi collocherò sarà quella di un’opposizione alternativa, che non aspirerà in alcun modo ad accordi men che chiari con la maggioranza, perché non ha alcuna fiducia nella capacità di autoriforma di questo sistema di potere; e che rimarcherà la propria distanza da una destra che nella competizione elettorale appena trascorsa ha mostrato pienamente di non volere né potere rappresentare un’alternativa.

Il ruolo che svolgerò in questo consiglio non sarà individuale: cercherò di costruire una rete non solo di supporto e di consulenza, ma anche di promozione comune di battaglie e iniziative".